Ciro Riviezzo: "La Legge delega sui Tribunali è incostituzionale"

04 Settembre 2011   14:53  

Affrontare un progetto di riforma delle circoscrizioni giudiziarie con una legge delega senza stabilirne prima i criteri "e' sbagliato, assurdo e ampiamente incostituzionale". Lo ha dichiarato il presidente del Tribunale di Lanciano (Chieti), gia' membro del Consiglio Superiore della Magistratura, Ciro Riviezzo, a proposito della legge delega con cui il Governo vuole ridisegnare le circoscrizioni giudiziarie ed eventualmente sopprimere alcuni dei tribunali cosiddetti 'minori'. "Non ci sono criteri precisi per la riorganizzazione degli uffici. La Costituzione - spiega Riviezzo - prevede che l'ordinamento giudiziario sia coperto da riserva di legge, ed e' quindi il Parlamento a dover decidere sulla questione dell'organizzazione nel territorio della giustizia, non il Governo con una legge delega senza criteri informatori. L'effetto sarebbe l'assalto alla diligenza: si scelgono prima i tribunali da sopprimere e poi si scrivono i criteri", ha sottolineato il presidente del Tribunale nel corso di un'assemblea pubblica nel teatro Fenaroli di Lanciano organizzata dal Comune e dall'Ordine degli Avvocati locale. "Il problema della revisione delle circoscrizioni esiste, stiamo perdendo una serie di occasioni per il vizio di nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi: da 20 anni dico che le tabelle infradistrettuali potrebbero essere la chiave di volta, si puo' creare l'organico provinciale dei magistrati e favorire la specializzazione delle competenze. In quanti, anche nella magistratura, si sono opposti a questo progetto? E gli avvocati? C'e' stata una miopia politica sulla questione. Si risponde con un progetto serio di riorganizzazione alla prospettiva di vedersi soppresso un tribunale che funziona - ha concluso Riviezzo, da 31 anni in magistratura - ad esempio, si potrebbe unire la giurisdizione della citta' di Chieti al Tribunale di Pescara e portare invece i comuni della Provincia di Chieti nelle circoscrizioni degli altri tribunali provinciali, cosi' da aumentarne i territori di competenza. Si potrebbero approvare le tabelle infradistrettuali, per creare un organico di magistrati che possano girare tra i tribunali del distretto. Solo se saremo capaci di costruire un progetto alternativo alla soppressione dei tribunali, potremo dare un'alternativa a quelle forze parlamentari che vogliono preservare i presidi di giustizia del territorio".


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