Cittadinanze più facili a chi sapeva giovare al pallone, quattro indagati tra Marche e Abruzzo

21 Giugno 2014   07:55  

Tre impiegati pubblici, due del Comune di Spinetoli e uno di quello di San Benedetto del Tronto, e un procuratore sportivo operante nelle Marche e in Abruzzo sono indagati in stato di libertà dalla procura della repubblica di Ascoli Piceno per i reati di "corruzione per atti contrari ai propri doveri d'ufficio" e per "falso ideologico" in relazione alle modalità di rilascio della cittadinanza italiana a un cospicuo gruppo di giovani calciatori sudamericani, in particolare uruguaiani.

Lo rende noto la digos della questura picena, diretta dal vice questore aggiunto Paolo Amilcarelli.

Secondo quanto si apprende, la digos ha anche effettuato sette perquisizioni nelle abitazioni dei soggetti coinvolti nell'inchiesta (a Spinetoli, San Benedetto e Giulianova, in provincia di Teramo), oltre che nell'ufficio anagrafe del comune di Spinetoli, in particolare nella frazione di Pagliare del Tronto.

Nelle perquisizioni oltre a documenti e materiali utili ai fini delle indagini, sono state sequestrate apparecchiature informatiche e server.

L'inchiesta della Procura di Ascoli è ancora in corso.


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