Codacons Abruzzo dice basta alle bollette gonfiate

Ricorrerà in tribunale

19 Gennaio 2010   10:22  

Il Codacons Abruzzo dice basta alle bollette gonfiate. Lo sportello Codacons di Francavilla - afferma l'associazone in una nota - "ha fatto richiesta al Tribunale di Chieti di intimare all'Enel Energia s.p.a. un risarcimento di oltre 200.000 euro ad una utente che ha ricevuto una bolletta abnorme e illegittima, calcolata a seguito di sette anni di mancate letture del contatore, secondo lo stile ormai consueto delle diverse aziende erogatrici di energia, le quali, pur di perseguire una politica sparagnina che spesso comporta tagli del personale addetto alla lettura dei contatori, non esitano a creare rilevanti problemi economici a migliaia di famiglie, non solo di Francavilla". E' accaduto che una signora di Chieti nel maggio scorso riceve una fattura di 3.477 Euro: l'importo e' dovuto ad un conguaglio relativo ad un consumo di gas avvenuto tra il 2002 e il 2008 a seguito di mancate letture del contatore nel periodo temporale oggetto della fattura (sette anni). L'aspetto contrattuale tra le parti che piu' emerge significativamente dalla vicenda e che da' valida consistenza alla rivalsa giuridica di cui s'e' fatto carico il Codacons - spiega la nota - concerne la sfera dei reciproci obblighi. Se da un lato, infatti, l'utente ha l'obbligo di versare un corrispettivo per i consumi effettuati, dall'altro la societa' erogatrice, dovendo garantire per contratto la fornitura dell'energia e l'assistenza in casi di problemi attinenti il servizio, ha anche l'obbligo di effettuare tramite proprio personale, anche in caso di presenza di autolettura, una lettura del contatore da una volta all'anno ad una volta al mese, a seconda dei consumi effettuati dall'utenza. Nel caso della signora che si e' rivolta allo sportello Codacons di Francavilla, che ha consumi superiori ai 500 mc e inferiori ai 5000 mc annui, la lettura reale del contatore era da effettuarsi almeno due volte l'anno. Queste letture non sono mai state fatte e, a seguito della sostituzione del gruppo di misura, l'Enel ha pensato bene di effettuare un conguaglio dei consumi dal 2002 al 2008, chiedendo appunto un importo finale di 3.477 euro. "Le fatturazioni delle bollette di acqua luce e gas avvengono quasi sempre per consumi presunti in genere piu' alti di quelli reali - dichiara il vice coordinatore Codacons Abruzzo, avvocato Vittorio Ruggieri - Queste bollette gonfiate portano alle aziende erogatrici, dietro minaccia del distacco dell'utenza in caso di mancato pagamento, incassi enormi e con congrui anticipi rispetto a quelli dovuti. Per le aziende si tratta di un vero e proprio cash flow a costo zero dell'ordine di milioni di euro. Il caso per il quale abbiamo ricorso al Tribunale di Chieti e' emblematico: ben sette anni di mancate letture del contatore e purtroppo non e' l'unico.Speriamo che questa azione faccia capire che cosi' come i consumatori hanno il dovere di pagare il consumo, le aziende hanno il reciproco dovere di fatturare esattamente il dovuto anche perche' la situazione economica e' tale da non consentire di fare anticipazioni di cassa a danno delle famiglie". (AGI)


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