Partecipare attivamente alla ricostruzione di L'Aquila. È questo
l'obiettivo di Collettivo 99 Giovani Tecnici Aquilani, associazione di
promozione sociale composta da una cinquantina di giovani
professionisti tra i quali ingegneri, architetti, geologi, esperti
legali, sociologi, comunicatori.
Collettivo 99, da diverso
tempo, lavora al progetto “L'Aquila – riconversione oltre la
ricostruzione”. Il gruppo under 40 aquilano si è organizzato in diversi
team impegnati nello studio delle esigenze della città e dei suoi
abitanti, con l'obiettivo di pianificare interventi adeguati nei
diversi settori della città.
Azioni che dovranno obbligatoriamente
ripartire dalle 99 chiese, piazze e fontane che hanno reso L'Aquila
urbanisticamente unica nel panorama italiano.
Collettivo 99, pur
non dimenticando la storia secolare del capoluogo abruzzese, punta alla
ricostruzione «con l'utilizzo delle tecnologie strutturali, digitali,
energetiche e bioclimatiche più avanzate». Queste, unite ad interventi
di restauro e recupero, hanno il fine ultimo di rendere L'Aquila
nuovamente unica, bella e fruibile.
A ridosso del G8, i cui temi
principali saranno la lotta ai cambiamenti climatici, la sicurezza
energetica etc, il progetto di riconversione dei giovani tecnici
aquilani si dimostra di straordinaria attualità, risultando tra l'altro
essere urgente e di interesse internazionale.
Collettivo 99
illustrerà le proprie idee e progetti questa mattina, dalle ore 9.00
alla sala convegni dell'Ance a L'Aquila, con la partecipazione di
Jeremy Rifkin, economista e presidente della Foundation on Economic
Trends, Angelo Consoli, direttore dell'ufficio europeo di Jeremy Rifkin
e ad alcuni rappresentanti di Stalker/Osservatorio Nomade, progetto
trans-disciplinare di ricerca.
Il ciclo di convegni “Convergenze” è
giunto alla secondo incontro. Il primo dal titolo “esperienze giovani”,
svoltosi il sei giugno, ha avuto grande seguito tra pubblico ed addetti
ai lavori.
Collettivo 99, nella sua ricerca, segue alcune parole
chiave emerse in una prima fase di studio e confronto. Riconversione al
fine di arrivare ad una città ad impatto zero, programmazione di tutte
le fasi della ricostruzione, flessibilità del processo mediante
l'utilizzo di strutture provvisorie di buona qualità e ritorno ad una
simbiosi con la natura grazie ad un nuovo rapporto fra città e campagna.