Colpo da 90mila euro in casa di Pescara: i ladri avevano piazzato microcamera in ascensore

Registrato il codice di accesso per usarlo

26 Gennaio 2015   10:24  

Di pari passo con l'avanzare della tecnologia sembrano davvero andare anche le tecniche di furto, i cui autori sempre più spesso fanno ricorso agli ultimi ritrovati pur di raggiungere i loro scopi.

Ne sa certamente qualcosa suo malgrado il proprietario di un appartamento sito in una palazzina di via Isonzo, a Pescara, vittima insieme alla propria famiglia di un furto che, tra gioielli e due Rolex, sfiorerebbe i 90.000 euro totali.

Al danno economico tutt'altro che irrisorio è andata probabilmente ad aggiungersi, aspetto forse ancor peggiore, una sorta di sensazione di impotenza derivata dal fatto che, secondo le successive ricostruzioni, i ladri hanno adoperato una microcamera piazzata in ascensore, con la quale hanno registrato i codici di accesso che l'uomo o i familiari digitavano ogni qual volta lo adoperavano, ed in tal modo hanno dunque aggirato quello che sembrava un sistema in grado di assicurare ampia sicurezza.

Il furto si è verificato nella serata di sabato, allorché i proprietari erano fuori casa, salvo poi ritrovarla a soqquadro al momento del rientro verso l'una e mezza di notte. Da quanto è stato sinora ricostruito, i malviventi si sono introdoti nell'attico dopo aver digitato correttamente i codici dell'ascensore: uno deve essere rimasto a fare da palo, un altro si deve essere occupato di tenere d'occhio la via sottostante mentre gli altri (prbabile che si trattasse di più di tre elementi) si devono essere dedicati alla ricerca ed alla successiva apertura della cassaforte, nascosta dietro un quadro appeso alla parete.

Un furto quasi perfetto, dunque, con un errore alla fine: da quel che risulta, infatti, i ladri avrebbero lasciato un paio di guanti all'ingresso, e da essi procederanno le indagini atte ad individuarli.


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