Come ti finanzio la ricostruzione con i PIT dei terremotati

Sindaci del cratere in rivolta

16 Luglio 2009   13:36  

Così ci rendete doppiamente terremotati. Lo affermano a gran voce i sindaci dell'aquilano che oggi si sono riuniti nella conferenza convocata dalla Provincia, e in cui si è discusso animatamente sula decisione da parte della Regione Abruzzo di congelare i finanziamenti PIT, fondi già pronti per la spesa, circa 19 milioni di euro, e che prevedevano interventi infrastrutturali e di sviluppo turistico. Per la ricostruzione servono fondi aggiuntivi – protesta la presidente della Provincia Stefania Pezzopane non si possono trovare togliendoli a chi, il terremoto lo ha subito. "Tremonti aveva detto che non avrebbe messo le mani nelle tasche degli italiani, con nuove tasse, per finanziare la ricostruzione. Li sta però mettendo nelle tasche dei Comuni abruzzesi terremotati ''.

E' stata accolta molto negativamente dai sindaci riuniti oggi dalla Provincia dell'Aquila presso la sede ANCE a L'Aquila, la destrutturazione indiscriminata di tutti i progetti relativi ai fondi PIT pubblici operato dalla Regione in tutte e quattro le province. Questo dopo che il Presidente Chiodi aveva gia' con tutti sottoscritto l'intesa. In un solo colpo e' stato azzerato un lavoro durato mesi, e' stato fatto notare dai sindaci. Un lavoro fatto di molto tempo speso con consultazioni, riunioni e lunghe trattative che hanno coinvolto tutti e 108 i comuni del territorio provinciale, di ogni schieramento politico, oltre a numerosi soggetti imprenditoriali privati pronti ad investire negli assi definiti dalla strategia PIT su turismo, ambiente, energie alternative ecc. L'Asse 4 del PIT, quello relativo ali enti pubblici e' stato portato da 23.418.000 euro a 5.000.000. La Presidente Stefania Pezzopane per prima si e' dichiarata rammaricata per le conseguenze che questo repentino cambio di programma provochera' sia nei bilanci dei piccoli comuni che si vedono sottratti improvvisamente di fondi che rientravano nella programmazione in corso, sia per le conseguenze su tante piccole economie locali che contavano su investimenti o strutture. "Pur condividendo naturalmente la scelta di individuare risorse per le zone terremotate  -; ha spiegato la Presidente - non ho apprezzato il fatto che queste siano state sottratte ai PIT, che pure erano ossigeno necessario per altre importanti impellenze di territori sofferenti. I soldi del cratere devono essere soldi nuovi non rimescolamenti di fondi di fondi che spettano ad altre province o magari ai territori fuori dal cratere alle prese con numerosi problemi di contiguita'. Altrimenti - ha osservato Pezzopne - si fa il gioco delle tre carte. Si tolgono i soldi a chi ha sete per darli a chi ha fame. L'economia invece deve ripartire in blocco e non c'e' altro modo. Non ci arrendiamo pero' - continua Pezzopane - Ho gia' avuto contatti tecnici con la Regione ed ora assieme ai sindaci chiediamo un incontro a Giunta e Consiglio e ai loro presidenti, per cercare insieme una rimodulazione piu' ragionata sia dei fondi che dei metodi che di fatto espropriano la Provincia (che finora aveva fatto un lavoro eccezionale di consultazione e programmazione dei progetti in tempi record) delle proprie competenze, affidando la gestione alla Regione con un atto verticistico. I sindaci - prosegue la presidente - hanno mostrato rabbia e rammarico per non essere stati neppure avvisati di questa intenzione. Firmando un Ordine Del Giorno che impegna la Regione a rivedere le strategie, hanno manifestato la volonta' di iniziative forti affinche' 'nessuno pensi piu' di metterci i piedi in testa' -  e' stato detto all'incontro. Quelle tagliate erano opere che le comunita' aspettavano da anni e finalmente, dopo molta impegno, stavano per essere aperti i cantieri

 


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