Che voto in condotta potrebbe meritare uno studente che col volto coperto da una sciarpa prende a frustate un suo coetaneo?
La domanda non è paradossale: un fatto del genere è accaduto davvero, questa mattina fuori l'Istituto di Agraria dell'Aquila. Vittime dell'aggressione tre studenti di agraria e dell'Istituto tecnico industriale, due minorenni, uno maggiorenne originari di Pizzoli e Montereale. Stavano attendendo l'inizio delle lezioni, quando all'improvviso sono stati aggrediti da altri tre giovani con il volto coperto e armati appunto di frustini per domare i cavalli. I malcapitati sono stati percossi ripetutamente sul volto e sulla schiena e se la caveranno con cinque giorni di prognosi riservata, ma per fortuna nulla di grave.
L'intervento della squadra mobile dell'Aquila ha consentito di individuare dopo poche ore i responsabili: sono due fratelli di Barete, uno maggiorenne uno minorenne e un loro amico. Uno dei frustini è stato sequestrato nel corso di una perquisizione domiciliare. Gli agenti hanno avviato le indagini e gli interrogatori per ricostruire la dinamica esatta dei fatti e per risalire al movente dell'aggressione. Dalle prime indiscrezione sembrerebbe che i due gruppi di ragazzi erano già venuti alle mani. Ieri uno degli aggressori, il minorenne, sarebbe stato a sua volta fatto oggetto di atteggiamenti violenti. Da qui la clamorosa spedizione punitiva avvenuta oggi.
Alla base di tutto a quanto pare un odio maturato nel tempo, in un crescendo di sfottò e provocazioni verbali. E non sembra essere estranea anche una futile rivalità di campanile.
Carlo Fonzi, dirigente scolastico dell'Istituto di Agraria, afferma quanto segue: "L'episodio, pur nella sua gravita', non e' assolutamente identificabile come atto di bullismo. Il fatto, sottolinea, e' avvenuto al di fuori degli Istituti scolastici, e gli aggressori, dalle informazioni in mio possesso, non sono studenti".
Ciò non toglie, aggiungiamo noi, che comunque è la scuola di ogni ordine e grado a doversi sempre più confrontare con il vuoto interiore di troppi giovani, che spesso viene riempito dalla stupidità e dalla violenza gratuita.
FT