Commemorazione per il Maresciallo Di Resta a Pescara

17 Settembre 2013   09:22  

“Un monito e un esempio per le giovani generazioni, troppo spesso illuse da falsi miti e tese a rifarsi a modelli sbagliati: tutto questo dev’essere l’immagine del maresciallo Marino Di Resta, ucciso a 34 anni, solo per aver fatto ‘semplicemente’ il proprio dovere, nel tentativo di difendere la città, il territorio e le fasce più deboli. Questo pomeriggio, nel diciassettesimo anniversario della sua uccisione, avvenuta a Pescara, l’amministrazione comunale ha voluto stringersi in silenzio al dolore dei suoi cari, la moglie, i figli, e al dolore della grande famiglia dell’Arma, che mai potrà dimenticare l’uomo e il carabiniere, attraverso una commemorazione formale”.

Lo ha detto il  sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia al termine della cerimonia svoltasi nel pomeriggio dinanzi al monumento dedicata al Maresciallo di Resta, nell’omonima piazza. Presenti, oltre al sindaco Albore Mascia, anche il nuovo Comandante provinciale dei Carabinieri Massimo Piccinelli, il Capitano Scarponi, il vicesindaco di Pescara Berardino Fiorilli, il Presidente della Commissione Sicurezza del Territorio Armando Foschi, la vedova del maresciallo Di Resta, Giuseppina Franzone, e i figli, Velia e Alberico, oltre al maresciallo Pulcinella, in servizio al Comando di Pescara quel 16 settembre 1996, quando Di Resta venne assassinato.

Alle 18.30 gli agenti della Polizia municipale in alta uniforme hanno deposto la Corona d’alloro dinanzi al Monumento, seguiti dal corteo istituzionale e dalla famiglia, per una breve preghiera di ricordo. “La giornata del 16 settembre – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – sarà sempre una pagina dolorosa per la nostra città e per la nostra storia, al pari di altri tragici episodi che hanno visto cadere, sotto i colpi della delinquenza, del terrorismo, o della semplice malavita, altri piccoli grandi eroi impegnati a tutelare la nostra sicurezza.

In un’epoca in cui l’individualismo più sfrenato permea ogni cosa del vivere sociale, così come la rivendicazione dei diritti del singolo, ritengo che il ricordo di chi ha ‘semplicemente’ dato se stesso, sacrificando la propria vita, per compiere, completamente, fino in fondo, il proprio dovere, al fine di garantire la sicurezza di tutti, debba rappresentare un monito costante, ma soprattutto debba essere un esempio per le giovani generazioni, troppo spesso indotte a rifarsi e ispirarsi a falsi miti e a modelli sbagliati. Ricordo come nel ’96 tutta la città ha vissuto con angoscia l’evento, comunque insolito per una città grande, ma ancora a misura d’uomo.

Ricordo distintamente le prime notizie sulla sparatoria, le voci su un esponente dell’Arma che era caduto sotto i colpi della malavita locale, e ricordo l’incredulità, il dolore, la costernazione e anche la rabbia, che poi si è tramutata in un abbraccio per tentare di proteggere una famiglia dilaniata e quei bambini che, ancora in tenerissima età, erano stati privati di uno degli affetti più grandi, quello del papà”. “Nei giorni scorsi – ha ricordato la moglie Giuseppina Franzone – il campo sportivo di Colle Breccia ha ospitato un Memorial dedicato a Marino, che ha visto protagonisti bambini piccolissimi, ai quali abbiamo parlato di valori come il rispetto delle regole, la legalità, l’onore, la difesa dello Stato, l’attaccamento al proprio Paese. Credo che tali momenti di educazione civica vadano promossi con maggior frequenza per offrire ai nostri ragazzi spunti di riflessione”.

“Momenti importanti – ha concordato il sindaco Albore Mascia – per ricordare anche ai nostri giovani l’importanza di rispettare il nostro patrimonio pubblico: purtroppo ancora oggi piazza Marino Di Resta è caratterizzata da continue incursioni di writer che, senza alcuno scrupolo per ciò che questa piazza e il suo monumento rappresentano, hanno imbrattato l’intera area con materiale che non riusciamo a rimuovere per la porosità della pietra bianca della Maiella resistente anche alla sabbiatrice. Nei prossimi giorni sperimenteremo l’utilizzo di nuovi macchinari, ma sicuramente gli atti vandalici registrati in questa piazza devono rappresentare un monito per il territorio a rispettare la memoria dei nostri caduti”. La commemorazione odierna è proseguita presso la Chiesa della Stella Maris per una cerimonia religiosa.

 


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