Commercio: Codacons, per uscire da crisi ridare capacita' spesa

26 Settembre 2013   15:09  

Il dato sulle vendite al dettaglio ai minimi da dodici anni "e' la prova del 9 che questa crisi e', per l'Italia, una crisi di consumi e che per uscirne occorre ridare capacita' di spesa al ceto medio, diventato oggi povero". Cosi' il Codacons commenta in una nota le cifre diffuse questa mattina dall'Istat. "Fino a che non si inverte questa rotta - sostiene ancora l'associazione dei consumatori - , abbassando la pressione fiscale sul 50% della popolazione piu' povera, compensando il minor gettito o con una seria lotta all'evasione o tagliando le spese improduttive o alzando la pressione fiscale sul 50% degli italiani che stanno meglio, la crescita non potra' ripartire".

Un aumento dell'Iva, prosegue il Codacons "colpirebbe in primo luogo e piu' pesantemente quel 50% degli italiani che stanno peggio, dato che 1 euro in piu', per chi ne ha solo 100 per arrivare a fine mese, fa molto piu' male di 10 euro in piu' per chi ne ha mille per arrivare a fine mese o di 100 in piu' per chi ne ha 10.000 da spendere. Aumentare l'Iva sarebbe la fine! Ecco, perche', visto che il primo ottobre e' ormai alle porte, il Codacons rilancia le sue proposte.

Considerato che combattere l'evasione o ridurre la spesa pubblica improduttiva sono cose giuste e sacrosante, ma ormai sono diventate un alibi per ritrovarci l'Iva al 22%, dato che e' difficile credere che Saccomanni faccia una proposta credibile in 4 giorni quando non l'ha fatta in 5 mesi, proponiamo aumenti di tasse in sostituzione dell'Iva: aggirare sentenza Corte costituzionale su mega pensioni e stipendi pubblici con un aumento una tantum dell'aliquota Irpef del 43% per chi guadagna piu' di 90.000 euro, aumento della tassazione delle rendite finanziarie, che con il 20% e' tra le piu' basse d'Europa, aumento aliquota base Imu per chi ha piu' di 3 case".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore