Commissariamento Tercas, i sindaci: "Deficit dei controlli interni"

05 Maggio 2012   10:51  

Non si tratta di un commissariamento facile, quella commissariata è la maggiore banca autonoma d'Abruzzo, un attivo di 5,3 miliardi di euro, 165 sportelli aperti al pubblico e oltre 1.200 dipendenti.

La stessa banca che a fine 2010 ha acquisito anche la Caripe (Cassa di risparmio di Pescara) in un'operazione da 228 milioni di euro.

La Tercas fino a ieri capitanata dal Presidente Lino Nisii per quest'ultima acquisizione ha chiuso il bilancio del 2011 con una perdita di 9,3 milioni.

"Il sistema dei controlli interni - scrivono i sindaci - (...) non e' apparso adeguato alla dimensione, alla complessita' della gestione aziendale e alle finalita' indicate nel piano strategico triennale, avendo risentito molto del peso organizzativo e di riordino interno conseguente all'ingresso nel gruppo di Banca Caripe spa".

I presidi per i rischi, inoltre, secondo la relazione dei sindaci, non erano "idonei ad allertare efficacemente e tempestivamente i vertici aziendali". I sindaci tuttavia non hanno riscontrato delle irregolarita'. Nulla da segnalare da parte del revisore Deloitte: il bilancio "rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria" scrive, tra l'altro, il partner della societa' di revisione nella relazione allegata al bilancio. Banca Tercas e' controllata dalla Fondazione Tercas con una quota del 65% del capitale

L'istituto di credito e', tra l'altro, azionista della stessa Banca d'Italia con 115 quote di capitale e un voto (sui 539 complessivi) all'assemblea dei partecipanti.


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