Comune Pescara, polemiche per tre incarichi esterni da 70mila euro complessivi

In questi tempi di crisi, ormai lo si è capito bene, è il denaro il giudice supremo di quasi ogni aspetto della vita amministrativa, financo per quanto riguarda gli enti pubblici e politici.

Una questione che, evidentemente, è foriera di continue ed accese polemiche. Come a Pescara, dove l'amministrazione comunale, che di recente al fine di risanare i conti ha deciso di avviare la procedura di predissesto finanziario, risulta aver affidato nelle ultime settimane tre incarichi di esterni che verranno a costare all'ente nel complesso circa 70.000 euro.

Affidatari delle consulenze sono l'architetto Andrea Mammarella, che per svolgere "attività di supporto al dirigente competente responsabile della formazione e attuazione del Piano dei lavori pubblici" èercepirà un compenso di 39.332 euro lordi, il geologo Paolo Fasoli, che per supportare il Rup nella "realizzazione di interventi di chiusura dei varchi, sulla sponda destra del fiume Pescara, attraverso un sistema di difesa idraulica" riceverà 25.376 euro lordi, e l'avvocato Biagio Giancola, che per dare assistenza giuridico legale al Rup per il riaffidamento del contratto d'appalto di quartiere 3 percepirà 3.072 euro lordi.

Le tre nomine hanno scatenato il disappunto dell'opposizione del centrodestra, evidente dalle parole dell'ex primo cittadino ed attuale consigliere FI Luigi Albore Mascia, secondo cui "un ente in predissesto non può permettersi certe spese per incarichi esterni, precluse dallo stesso percorso di riequilibrio finanziario, ma evidentemente l'amministrazione sta giocando le sue carte ora perché poi non potrà più farlo. Ciò comunque dimostra che i conti dell'ente non sono in condizioni così brutte come si vorrebbe far credere".

Non si è fatta attendere la replica del vice sindaco Enzo Del Vecchio: "Questi incarichi sono indispensabili per consentire la realizzazione di opere che, altrimenti, non potrebbero andare avanti, avendo un organico ridotto all'osso".