Comune d'Avezzano, l'opposizione formalizza nozione sfiducia nei confronti di Cosimati

11 Aprile 2018   09:24  

É stata formalizzata la mozione di sfiducia nei confronti della presidente del Consiglio comunale di Avezzano, Iride Cosimati. Il documento, con cui si chiede la revoca alla stessa dell’incarico di Presidente del Consiglio, è stato firmato da Giovanni Di Pangrazio (Io sto con Avezzano), Cristian Carpineta (Avezzano Giovane), Giovanni Luccitti (Abruzzo Civico), Gabriele Tudico(Io sto con Avezzano), Roberto Verdecchia (PD), Domenico Di Berardino (PD), Sonia Di Stefano(Io sto con Avezzano), Ferdinando Boccia (Abruzzo al Centro), Gianfranco Gallese (Per Avezzano), Francesco Eligi (Movimento 5 Stelle). “I lavori dell’Ente sono praticamente fermi”, spiegano i Firmatari, “Da oltre due mesi infatti la presidente Iride Cosimati non convoca le Commissioni. Violando l’articolo 98, comma 3, del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, la Presidente non ha provveduto, tantomeno nei termini di legge, alla convocazione della Prima, Seconda e Quarta Commissione Consiliare, oltre alla Commissione Speciale per la revisione dello Statuto e dei Regolamenti, per eleggere i nuovi presidenti, tenuto conto che Cipollone Annalisa, Di Stefano Pierluigi, Di Benedetto Mauro e Colucci Chiara sono cessati e non sono più consiglieri comunali.

Inoltre, la presidente Cosimati, nel corso del Consiglio comunale del 10/03/2018 per la convalida dei sei nuovi consiglieri eletti, ha omesso di comunicare al Consiglio la Nota 13149 del 9/03/2018 con la quale il Prefetto ha rimesso alle determinazioni dell’Ente affinché la composizione del Consiglio medesimo fosse resa coerente con la proclamazione degli eletti e con il risultato elettorale.

Lo abbiamo appreso solo 11 giorni dopo, e via mail”. L’allarme che si lancia nella Mozione è chiaro, e riguarda in particolare il richiamo al rispetto delle regole e degli organi istituzionali: a rischio gli stessi principi cardine della democrazia . “Il Consiglio Comunale è l’Organo di indirizzo politico, è autonomo nella sua attività e deve essere messo in condizione di lavorare attraverso i propri strumenti, ovverosia le Commissioni”, scrivono infatti i Consiglieri nella mozione, “Queste ultime sono di competenza dei Consiglieri Comunali e non possono essere condizionate dall’opportunismo politico del Sindaco, alla ricerca di una nuova maggioranza, e dal Presidente del Consiglio, complice per la sua inerzia. É evidente la totale subalternità del Consiglio comunale alle tempistiche di De Angelis, che con atteggiamento autoritario e accentratore gestisce e coordina anche aspetti di Organi non di sua competenza con il rischio di compromettere irrimediabilmente il buon funzionamento e lo svolgimento dell’attività del Consiglio.

In oltre 50 giorni dalla sentenza del Consiglio di Stato si è andati avanti solo per proclami, incontri e telefonate del Sindaco - evidentemente in attesa di eventuali passaggi - e la presidente Cosimati, in sfregio allo stesso Regolamento, ha fermato l’attività del Consiglio comunale”. Nel testo della mozione con cui si chiede la revoca dell’incarico a Iride Cosimati, riportata in allegato, tra i punti salienti l’illegittimità dell’incarico della Presidente, eletta con i voti di consiglieri cessati dalla carica e sostituiti, la violazione dell’articolo 97 della Costituzione da parte della stessa e la sua non conformità “ai compiti istituzionali a cui è stata chiamata ad assolvere in qualità di garante dell’assise cittadina”. La mozione dovrà essere inserita all’ordine del giorno e sottoposta a votazione da parte del Consiglio comunale.



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