Comune dell'Aquila, la maggioranza che non c'è più

Cialente pensa alle dimissioni

30 Gennaio 2009   13:35  

Si respirava tensione stamani a palazzo Margherita dopo la pessima giornata di ieri nella quale l'amministrazione Cialente ha incassato una pesante sconfitta politica.

Impossibile interpellare il primo cittadino, che sbarrato nel suo ufficio si faceva negare alla stampa che lo attendeva per ascoltare una parola, dopo l'aria di dimissioni che si è respirata ieri in Consiglio comunale.

Empasse amministrativa e costante punto interrogativo per la tenuta della maggioranza ogni seduta di Consiglio, l'assise aveva approvato per un soffio due settimane fa la delibera per la realizzazione di un'insediamento commerciale a ridosso di Sant'Apollonia, un solo voto di maggioranza aveva dato il via libera al discusso progetto.

Ieri, secondo atto di un capitolo che sta mettendo a dura prova la giunta Cialente, impossibile tenere tutti uniti su un tema scottante come l'urbanistica.

L'accordo di programma stipulato con un importante imprenditore privato che in località Sant'Antonio dovrebbe costruire un centro commerciale-direzionale, che ha visto compattamente favorevole solo il partito democratico, è stato alla fine ritirato dal titolare dell'urbanistica Riga, dopo che Bernardi di Sinistra democratica ha fatto notare la mancanza del parere obbligatorio della competente circoscrizione. Un inatteso impedimento tecnico insomma ha messo la parola fine al controverso progetto, del quale l'aula aveva iniziato a discutere sabato scorso.

Forse è stato meglio così per la tenuta politica del centro sinistra, probabilmente numericamente non in grado di approvare la delibera.

In conclusione di seduta, arrivata a tarda sera, la riflessione del sindaco sull'esistenza o meno della maggioranza che ha condiviso, appena un anno e mezzo fa, il suo programma. Ai nostri microfoni Cialente nelle sue ultime dichiarazioni durante il Consiglio di ieri.

(MS)


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