Comune di Teramo "sprecone": spesi 1,8 milioni per l'elettricità secondo un dossier del governo

La replica di Brucchi: "Il commissario ha preso un abbaglio"

07 Agosto 2014   13:12  

Bacchettata forse imrevista, e che di certo non può fare piacere, quella assestata dal governo al Comune di Teramo, considerato tra le amministrazioni locali "sprecone".

Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, l'amministrazione comunale del capoluogo aprutino risulta infatti essere stata inserita nella lista nera degli enti non rispettosi delle norme attualmente in vigore in materia di appalti, in base ad un dossier governativo elaborato dal commissario nominato dal governo per la revisione della spesa Carlo Cottarelli e dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone.

Nel dossier sono contenuti dati relativi a circa 200 enti locali tra Comuni, Province, Asl, università ed altri che non avrebbero acquistato beni e servizi essenziali tramite il Consip (centrale nazionale degli acquisti e sedi regionali), ma avrebbero agito da soli, trattando singolarmente con i gestori e, dunque, pagando bollette più alte.

L'amministrazione presieduta da Maurizio Brucchi, nello specifico, è finita all'attenzione di Cottarelli e Cantone per il costo di circa 1,8 milioni che sarebbe stato sostenuto per l'elettricità, e riguardo la quale è stato richiesto per lettera alla giunta di inviare entro 15 giorni copia dei contratti stilati con i fornitori, le relative deliberazioni dell'ente e le motivazioni per le quali non si è fatto ricorso alle convenzioni predisposte dal Consip.

Non hanno ovviamente tardato a montare roventi polemiche, su tutte quella del consigliere comunale Maria Cristina Marroni della lista Finalmente Pomante, secondo cui "a Teramo la ricreazione dura da decenni, a prescindere dal caso specifico, e la legittimità di norme e procedure è stata spesso ritenuta un optional o di intralcio: non stupisce quindi che siano soprattutto i Comuni a riempire il dossier".

Pronta la replica di Brucchi: "Siamo in Consip sia per quanto riguarda l'elettricità che per quanto riguarda il gas. Nell'inserire il Comun nella lista nera, il commissario ha solo preso un abbaglio".


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