Comune, si accende la polemica: Cialente riveda il programma

22 Giugno 2009   13:55  
Torna il maltempo nell’aquilano, con un forte e brusco abbassamento delle temperature. Si infuoca invece il clima politico al Comune dell’Aquila.
Ha rimesso l'incarico nelle mani del sindaco Massimo Cialente, il consigliere comunale di centrodestra Pierluigi Tancredi al quale il primo cittadino aveva affidato l‘incarico di seguire le attività di recupero e salvaguardia dei beni culturali della città devastata dal sisma.
Forte, e evidentemente determinante, è stata la sollevazione popolare contro la scelta del sindaco. Una catena di sms si era diffusa già dalle ore successive alla decisione del primo cittadino. I messaggi esprimevano indignazione per la nomina e contenevano il numero privato del sindaco al quale inoltrare gli sms che devono aver intasato il cellulare di Massimo Cialente.
Un affondo arriva anche da un gruppo di consiglieri comunali, insolitamente insieme per chiedere a gran voce la modifica del programma di mandato dell’amministrazione che - dicono - deve inevitabilmente tener conto di quanto accaduto il 6 aprile.
I consiglieri Luigi D’Eramo della Destra, Enrico Perilli di Rifondazione Comunista, Angelo Mancini dell’Italia dei Valori e Francesco Valentini del Partito democratico hanno costituito una sorta di gruppo di salute pubblica che va oltre gli schieramenti.
I quattro chiedono che sia il Consiglio comunale a riappropiarsi delle scelte strategiche per il futuro della città, fondamentale - affermano - per evitare che l’assise civica si limiti, come accaduto fino ad ora, a ratificare scelte fatte da altri. È il caso della individuazione delle aree sulle quali sorgeranno gli alloggi: sono stati espropriati tutti terreni privati - attacca indignato Enrico Perilli - senza toccare le grandi proprietà terriere, quelle demaniali e quelle della Curia.
“Non si può vivere in una città militarizzata in cui ci si limita ad eseguire e applicare ordini che vengono da altri” tuona Francesco Valentini del Pd.
“E’ doveroso - afferma Luigi D’Eramo - che il governatore Chiodi in quanto commissario delegato alla ricostruzione, incontri il Consiglio comunale. Nessuno pensi - ha aggiunto - di operare scelte che non siano condivise dal Comune“.
Poi l’importanza di scuole e università, aspetti fondamentali se si vuole che le famiglie tornino in città - dice Angelo Mancini - ma di cui nessuno sembra preoccuparsi. Per capire quanto siano considerate importanti le scuole basti pensare - conclude Mancini - che per le segreterie degli istituti superiori a Colle Sapone, ci sono stati consegnati i container usati nel terremoto dell’Irpinia.

(MS)


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