Convincere i cittadini a non andare
a votare alle prossime elezioni europee. E' quanto minacciano i
sindaci dei tre comuni dell'Alta valle dell'Aterno: Montereale,
Cagnano Amiterno e Capitignano, esclusi dai 49 Comuni ricompesi
nel 'cratere' del sisma. E' quanto e' emerso alla fine di un
incontro avvenuto nel pomeriggio di ieri, nel Comune di Cagnano
Amiterno. "Quello che non riusciamo a capire - ha detto Lucia
Pandolfi, sindaco del Comune di Montereale - e' come mai
nonostante il 40 per cento delle abitazioni ubicate nei tre
Comuni siano inagibili, non siamo stati ricompresi nella lista
dei Comuni che possono beneficiare degli aiuti. Anche noi
abbiamo gli sfollati - ha proseguito il primo cittadino - tanto
che fin dall'inizio di questa immane ragedia siamo stati
inseriti nel Com numero 3 assieme ad altri dieci Comuni. A
nulla sono valse le nostre rimostranze anche al Capo
Dipartimento della Protezione civile di sapere ufficialmente,
con carte alla mano, i motivi di questa esclusione. C'e' una
discriminazione sociale di persone di seria A e gente di serie
B. E' imbarazzante vedere un cittadino del Comune di Barete,
per esempio, - ha detto la Pandolfi - non pagare il ticket in
farmacia e quello di Cagnano invece si'. C'e' una guerra tra
poveri che non puo' esistere". Il primo cittadino di Montereale
ha posto l'accento anche sul collegamento diretto che i tre
Comuni hanno con il capoluogo per quanto riguarda l'aspetto
dell'indotto economico e degli scambi commerciali soprattutto
nel settore agricolo e zootecnico. "Oltre ad essere stati
duramente colpiti dal terremoto - ha continuato la Pandolfi -
abbiamo tutte le attivita' commerciali in ginocchio. Abbiamo
chiesto anche tramite il Prefetto di poter incontrare il Capo
Dipartimento, Guido Bertolaso. Siamo pronti a boicottare le
prosime elezioni europee, coinvolgendo non solo i 5 mila
residenti dei tre comuni ma anche di allargare la protesta a
Roma coinvolgendo persone che hanno in queste zone delle
proprieta'".