'Con la scusa della concorrenza vogliono far fuori le aziende aquilane''

28 Aprile 2012   14:05  

''Sembra quasi, da quanto emerge dagli ultimi sviluppi, che il motivo per cui la ricostruzione pesante è ferma, sia attribuibile alla tipologia delle imprese e non alla mancanza di indirizzi e regole precise che definiscano inequivocabilmente le modalità attuative per rendere immediata la cantierabilità di tutta la ricostruzione.

Pretestuose motivazioni con l’avvicendarsi di sistemi labirintici non garantiscono tempi e metodi, nè prevengono ogni situazioni di conflittualità tra i vari enti preposti all’esame delle necessarie autorizzazioni per la ricostruzione delle condizioni di vivibilità del nostro territorio.

Pare ovvio, nelle linee sostenute da sempre dalla CNA Provinciale di L’Aquila , quanto diventato ormai oggetto di discussione, che tutte le imprese e le attività economiche operanti nel cratere sisma, dovranno avere idonei requisiti di trasparenza e legalità e di corretta esecuzione delle opere.

Realizzando strumenti di monitoraggio a monte della realizzazione delle opere sia esse pubbliche che private, sarà molto utile a garantire qualità nell’esecuzione, nuova competitività delle imprese, maggiori misure di sicurezza sui luoghi di lavoro, lotta al lavoro nero ed argine alle infiltrazioni malavitose.

Ciò, non deve e non può essere utilizzato per fissare criteri di selezione che inevitabilmente escludono le PMI, limitando la libertà dei proprietari degli immobili danneggiati, nell’aggiudicare l’appalto dei lavori a pochi operatori di mercato, che non farebbe altro che consolidare strutture oligopolistiche rendendo quasi impossibili nuovi accessi al mercato.

Nel peggiore dei casi, ci si ritroverebbe con un fornitore dominante che potrebbe dettare le condizioni di appalto. Inoltre, significherebbe ignorare quanto la Comunità Europea sta cercando di attuare per il coinvolgimento delle PMI, considerate la spina dorsale dell’economia dell’UE. Una forte partecipazione delle PMI consentirebbe di ampliare considerevolmente la base potenziale dei fornitori, con effetti positivi di maggiore concorrenza a beneficio di una maggiore qualità. Non ultimo, attuare veramente la semplificazione, che non sia somma di ulteriore burocratizzazione.

Il Direttore Provinciale e il Presidente Provinciale Agostino Del Re e Giorgio Stringini


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