Con sincera inimicizia. Lettera alla burocrazia italiana

Il libro di Andrea Buoninfante

14 Ottobre 2011   13:14  

Il treno ha ritardato più di un’ora e neppure il capotreno ha saputo dirvi il perché? Non avete potuto noleggiare un’auto perché sprovvisti di Carta di Credito (della giusta Carta di Credito)? Avete fatto file lunghe giorni per sostenere un esame di pochi minuti,
avete aspettato anni prima di vedere il tetto di casa aggiustato, i citofoni funzionanti, le poste celeri (e affidabili), siete mai stati sfrattati dalle suore, costretti in spiaggia a fare “elioterapia” anziché un bagno, siete mai stati incastrati contemporaneamente da Poste,
Banca e Carabinieri, siete mai stati, voi, le vittime? Vi siete mai indignati?

"Con sincera inimicizia", il nuovo libro del poliedrico musicista, cabarettista e creativo di Tagliacozzo, contiene le tragicomiche lettere scritte da un italiano esasperato costretto a subire le lungaggini della burocrazia, le vessazioni di chi “Qui Comando Io”, le inefficienze di aziende peraltro “leader del settore”.

Vittima sì, anche lui, indignata, ma che non rinuncia a cogliere il lato comico e paradossale che sempre accompagna il grottesco mondo degli ingranaggi burocratici, delle procedure amministrative, dei dispositivi del lavoro. Lettere al vetriolo, ironiche, rigorosamente basate su fatti realmente accaduti – piccole e grandi tragedie quotidiane che qui si trasformano in farsa, in commedia – per farci riscoprire il senso del ridicolo, il piacere del ridicolo, la gioia di prendere la vita a risate.

“Anche il treno della sera, che Internet dava per Intercity, sui vostri orari era invece un Eurostar. L’impiegato mi ha giustamente fatto notare che un conto è quello che si scrive sui tabelloni e un altro è la realtà. Ha anzi aggiunto che, se avessi voluto partire il giorno seguente, quel treno nemmeno l’avrei trovato. I tabelloni? «Ma lasci perdere i tabelloni!»”


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