Con un filo di voce... intervista a Chiodi
Dopo Quarta, Mazzarelli ... e la razionalizzazione?
AGGIORNATO ore 11.20 dom 1 febbraio - Il Presidente della Giunta regionale Gianni Chiodi ha nominato Enrico Mazzarelli segretario generale della presidenza della Giunta regionale, compito di quest'ultimo il riordino delle competenze dell'Ufficio di diretta collaborazione. Nei prossimi giorni nominera' con proprio provvedimento gli altri dirigenti facenti parte della struttura.
Si procede spediti alla riorganizzazione degli assetti amministrativi oltre che politici nei palazzi della regione aspettando lo spoil system (cioè l'assegnazione a uomini di fiducia dei principali incarichi direttivi di tutte le società a capitale pubblico e degli assessorati).
Bene così, l'efficenza ci è sempre piaciuta e la decisione con la quale Gianni Chiodi gestisce (nonostante i continui malumori soprattutto di AN) è da vero leader.
Torniamo, però, ad Enrico Mazzarelli uomo che il Presidente ha "incastonato" nel posto che fu di Lamberto Quarta, già, proprio in quella poltrona creata ad hoc per l'eccellente escluso dal Consiglio del'era Del Turco, Lamberto Quarta.
L'allora opposizione (cioè la maggioranza di adesso) fece letteralmente "il diavolo a quattro" per far sapere a tutti dell'invenzione dell'allora Governatore Del Turco, costretto a trovare a Quarta un posto di rilievo che potesse "puntellare" la sua Giunta.
Signor Presidente Chiodi, ma perchè solo nella giornata di martedì, durante l'insediamento, parlava di "razionalizzazione finanziaria" ed oggi nomina in carica un suo fedelissimo ricalcando le orme di Del Turco che dall'allora opposizione di centro-destra fu demonizzato per quella scelta?
Con un fil di voce le suggeriamo di ripensarci, ha già dimostrato forza inserendo ben cinque assessori di sua fiducia (nessun altro Presidente aveva potuto o voluto fare un simile atto di forza) a che le serve il posto creato ad hoc per Lamberto Quarta? Anche lei deve "puntellare" la sua Giunta?
Di seguito le riportiamo i principali articoli usciti nel 2005 per comporvare la memoria storica di quella scelta dell'allora Governatore Del Turco.
Enrico Mazzarelli al posto di Quarta alla segreteria generale
Pastore aveva chiamato in causa il Ministro per gli Affari Regionali
Aveva detto Di Stefano a proposito degli sprechi di Del Turco e del "caso" Quarta
LA RASSEGNA STAMPA
An: per Quarta un «ufficio» ad personam
PESCARA. «Vere e proprie acrobazie con un solo scopo: sistemare Lamberto Quarta». Alleanza nazionale torna ad attaccare il presidente della giunta Ottaviano Del Turco sul ruolo del segretario regionale del suo partito, Lamberto Quarta appunto, nell’ambito delle strutture di supporto all’esecutivo regionale. A riaccendere il caso è un emendamento che lo Sdi-Rosa nel pugno ha presentato alla commissione bilancio del Consiglio regionale. Emendamento denunciato dai consiglieri di An Fabrizio Di Stefano e Alfredo Castiglione come il tentativo «di stravolgere il funzionamento e l’organizzazione che erano stati promossi, tra l’altro, proprio dall’amministrazione di centrosinistra». Secondo i due esponenti della minoranza potrebbe presto vedere la luce una nuova struttura, l’Ufficio di diretta collaborazione del Presidente, in cui, si legge nell’articolato già passato in commissione bilancio, saranno individuate strutture di vertice da selezionare «fra personale a tempo indeterminato in servizio presso la Regione, personale a tempo indeterminato presso altre pubbliche amministrazioni e soggetti esterni all’amministrazione regionale, ivi compreso il personale di aziende o organismi privati». Un comma, denuncia An, ritagliato su misura per Lamberto Quarta, segretario regionale dello Sdi e attualmente braccio destro di Del Turco nella veste di sottosegretario alla presidenza della giunta. «Se passasse», dice Di Stefano, «l’istituzione di un ufficio alle dirette dipendenze del presidente decadrebbero tutte le leggi di riferimento di questo settore». Di Stefano si riferisce alle funzioni della segreteria particolare e del gabinetto del capo dell’esecutivo, «strutture che verrebbero meno tanto che la giunta regionale potrebbe organizzare a suo piacimento tutte le strutture». Senza considerare che «il responsabile dell’ufficio in questione non dovrà avere i requisiti richiesti per la dirigenza, pur percependo lo stipendio di direttore regionale ed
un’indennità di risultato superiore, arrivando ad un totale di centomila euro l’anno». Motivi sufficienti, secondo Di Stefano, per organizzare un vero e proprio ostruzionismo, «perché questo progetto non può passare». Il capogruppo di An Castiglione va oltre e si appella anche a sindacati e associazioni: «Questa è una vera e propria variazione alla finanziaria sottolinea ma non c’è stata traccia di concertazione con i sindacati».
Piero Giampietro - il centro 26/5/2006
Incarichi regionali
L’AQUILA. Un’interrogazione sugli avvisi pubblici per il conferimento degli incarichi di direttore generale è stata presentata dal consigliere regionale, Giuseppe Tagliente del gruppo di Forza Italia, al presidente della giunta, Ottaviano Del Turco. «In alcuni avvisi pubblici per il conferimento degli incarichi di direttore regionale, recentemente pubblicati sul Bura», ha sostenuto Tagliente «si rinviene la singolare circostanza che gli obiettivi di riferimento delle varie direzioni siano ancora quelli fissati nel 2000 dalla giunta Pace. Ad esempio, nell’avviso pubblico (Bura n.74 spec. dell’8 luglio scorso, pag.4) della Direzione Qualità della vita, beni ed attività culturali, assessore Betti Mura, viene testualmente detto «la natura e le caratteristiche dei programmi da realizzare sono connesse alle competenze ed alle attivita», della suddetta Direzione, così come definite dalla Giunta regionale con deliberazione n.978 del 10 luglio 2000. Così che», ha precisato, «tra gli obiettivi, per restare alla cultura, viene indicata la messa a regime del Centro Beni culturali di Sulmona già attivo da tempo». In merito Tagliente si chiede «a cosa servano tali avvisi pubblici, considerato che non ci si preoccupa neppure di aggiornare gli obiettivi, tanto più che probabilmente i nomi dei nuovi direttori sono già decisi da tempo». Tagliente, inoltre, continua nella polemica sul ruolo del responsabile dell’attuazione del programma regionale, Lamberto Quarta. «Dov’era questa volta (e in generale a che serve)», ha sottolineato ancora Giuseppe Tagliente, «l’onnipresente sottosegretario Quarta, delegato al monitoraggio e alla valutazione delle azioni attuative del programma di governo del presidente Del Turco, se poi ai direttori vengono assegnati gli stessi obiettivi indicati dalla Giunta Pace nel 2000?».
il centro 26/7/2005
Caso Quarta
L’AQUILA. Il consigliere regionale di Fi, Giuseppe Tagliente ha presentato una nuova interrogazione - la quarta - al presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco «sulla natura dell’incarico conferito a Lamberto Quarta, definito dallo stesso presidente “sottosegretario”». «La normativa vigente», ha spiegato Tagliente, «non consente a chi non ne sia componente di partecipare alle riunioni della giunta, per cui la presenza di un’estraneo’, quale Quarta è, potrebbe addirittura inficiarne la validità. Inoltre, data anche la genericità degli obiettivi assegnatigli si verifica il paradosso che lo stesso “estraneo” abbia il potere di supervisionare tutti gli atti della Giunta».
L’AQUILA. Il consigliere regionale di Fi, Giuseppe Tagliente ha presentato una nuova interrogazione - la quarta - al presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco «sulla natura dell’incarico conferito a Lamberto Quarta, definito dallo stesso presidente “sottosegretario”». «La normativa vigente», ha spiegato Tagliente, «non consente a chi non ne sia componente di partecipare alle riunioni della giunta, per cui la presenza di un’estraneo’, quale Quarta è, potrebbe addirittura inficiarne la validità. Inoltre, data anche la genericità degli obiettivi assegnatigli si verifica il paradosso che lo stesso “estraneo” abbia il potere di supervisionare tutti gli atti della Giunta».
il centro 9/7/2005
NOMINE
L’AQUILA. Nè lo Statuto della Regione, nè i regolamenti prevedono la figura del sottosegretario alla presidenza. E’ quanto sottolinea in un’ interrogazione il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Tagliente che chiede di conoscere «sulla base di quale provvedimento, di quale numero di protocollo e di quale data il signor Lamberto Quarta sia stato autorizzato a svolgere funzioni di rappresentanza del Presidente della giunta regionale». Per Giuseppe Tagliente, «nessuno riesce ad avere visione del provvedimento (decreto o delibera che sia) che legittima il signor Lamberto Quarta ad esercitare una qualsivoglia funzione».
L’AQUILA. Nè lo Statuto della Regione, nè i regolamenti prevedono la figura del sottosegretario alla presidenza. E’ quanto sottolinea in un’ interrogazione il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Tagliente che chiede di conoscere «sulla base di quale provvedimento, di quale numero di protocollo e di quale data il signor Lamberto Quarta sia stato autorizzato a svolgere funzioni di rappresentanza del Presidente della giunta regionale». Per Giuseppe Tagliente, «nessuno riesce ad avere visione del provvedimento (decreto o delibera che sia) che legittima il signor Lamberto Quarta ad esercitare una qualsivoglia funzione».
il centro 14/6/2005
