“I Vigili del Fuoco non sono sufficientemente addestrati per spegnere gli incendi dei boschi. Barzelletta o colpo di calore?”.
Inizia così la replica, stizzita, di Elio D’Annibale, segretario regionale Abruzzo del Conapo - sindacato autonomo dei Vigili del Fuoco - a Maurizio Acerbo, segretario nazionale Prc-Se ed Enzo Jorfida, responsabile nazionale forze di polizia e forze armate dello stesso partito, che nei giorni scorsi hanno affermato che “i Vigili del Fuoco vengono impiegati per cercare di spegnere questi enormi roghi, ma non sono sufficientemente addestrati e attrezzati per questi tipi di eventi”.
“Leggendo tali farneticazioni - incalza D’Annibale - stentavamo a credere ai nostri occhi. Tanto più considerando che ad affermarle è stato un esponente politico di rilievo nazionale e addirittura ex deputato della repubblica italiana, qual’è Acerbo.
Evidentemente ignora che tra i compiti istituzionali del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, corpo ad ordinamento civile dipendente dal Ministero dell'Interno con funzioni di polizia, figurano: contrasto e prevenzione agli incendi, ricerca e soccorso, soccorso pubblico, soccorso tecnico, difesa civile, attività NBCR, primo soccorso, polizia giudiziaria. In sostanza, come noto ed ovvio che sia, il fuoco è il nostro pane quotidiano”.
“Ha ragione, Acerbo, però - aggiunge - quando dice che non siamo sufficientemente attrezzati. Peccato, però, che da anni il Conapo denuncia pubblicamente la marcata carenza di uomini, mezzi e risorse per i Vigili del Fuoco di tutta Italia. Così come per settimane, prima ancora che l’Abruzzo cominciasse a bruciare, abbiamo sollecitato la Regione Abruzzo a stanziare più fondi per la campagna antincendi boschivi affidata ai Vigili del Fuoco”.
“Ma - termina D’Annibale - i nostri appelli sono caduti nel vuoto e accanto a noi, a dare forza alle nostre rivendicazioni, non c’era Rifondazione Comunista”.