Concussione, l'intercettazione che inchioda Santariga: "Da sei mesi senza il dovuto per la benzina"

19 Gennaio 2012   10:53  

Una in particolare, tra le tante registrate dagli investigatori, è la telefonata che inchioda il Provveditore aggiunto Giancarlo Santariga, arrestato ieri per concussione.

"Un'ultimissima cosa...io non te lo ricordo più...sono sei mesi che non ho più il dovuto per quanto riguarda i buoni...so' sei mesi che metto la benzina" dice l'alto funzionario del Ministero delle Infrastrutture al suo interlocutore, l'imprenditore Bertoni.

Santariga: 
"...un'ultimissima cosa...io non te la ricordo più...".
Bertoni: "..ehmmm...".
Santariga: "...io sono sei mesi che non ho più...il dovuto...per quanto riguarda i buoni e...".
Bertoni: "...e quella è un'altra situazione abbastanza...delicata".
Santariga: "Perché è delicata?".
Bertoni: "...ehm...perché...purtroppo...appunto, in un'azienda così io non...cioè...il liquidatore non può distrarre...denaro...però è chiaro che...i...quello che facevamo prima è sulle...".
Santariga: "...coperture e detrazioni dall'avere dell'impresa ovviamente no? Mica...più o meno...3500 o più euro al mese per sei mesi...quello che è...fa tot...".
Bertoni: "...c'ha, c'ha un problema".
Santariga: "...tanto solo un danno mio...tu lo capisci...perché io poi quello...non è che lo posso avere da chiunque...da qualcun altro. Cioè io posso solo fare un danno a voi, ma io il danno lo ricevo io. So' sei mesi che metto la benzina io pe' veni' all'Aquila e vado a Roma anche due volte a settimana...con la benzina mia...capito? vabbè, questo tanto per capire...".
Bertoni: "No...però...purtroppo...".
Santariga: "...eh...lo so...per voi è tutto un 'purtroppo' e le colpe...".
Bertoni: "No...no...nel senso che...".
Santariga: "...vabbene, ci siamo capiti...ci siamo capiti...".
Bertoni: "...sì...buone cose...".
Santariga: "...eh...altrettanto...speriamo".
Bertoni: "Eh".

I finanzieri che hanno condotto le indagini ritengono che l'autovettura messa a disposizione dall'imprenditore sia stata da sempre, dai primi momenti successivi alla consegna, nella disponibilità piena e assoluta di Santariga. E non del cantiere e di chi avrebbe dovuto recarvisi, come scritto in quella clausola contenuta nel contratto con il quale si affidavano i lavori della nuova caserma della Finanza di Pescara.

Secondo il gip Marco Billi "il possesso delle vetture, e a maggior ragione il rifornimento di carburante, non è in alcun modo collegato a ragioni dell'ufficio o servizio svolto dal pubblico ufficiale. Al contrario, le modalità della richiesta appaiono tipiche della ravvisata concussione".


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