Condanna confermata a due veterinari

I Giudici: uccisero nove cuccioli di cane senza necessità

11 Ottobre 2011   16:49  

Confermata in appello la condanna a carico del direttore del servizio Veterinario della Asl,Pierluigi Imperiale e di un veterinario dello stesso servizio, Mauro Ponziani: i due furono condannati a due mesi e dieci giorni di reclusione per l'uccisione con iniezione letale di nove cuccioli di cani randagi nell'ottobre 2004 che si trovavano in un canile a Roio. Fu anche inflitta la condanna a un risarcimento di danni simbolico quantificato in 500 euro.  Il reato contestato è il 544 bis del Codice penale «uccisione di animali per crudeltà o senza necessità».  I fatti. Nell'ottobre del 2004 il direttore del servizo veterinario dispose la soppressione dei nove cagnolini, poi eseguita dall'altro veterinario imputato con una iniezione di Tanax.  Gli animali erano stati trovati nel giardino di un uomo, che aveva chiesto l'intervento della Asl per portarli in un canile.  Il dirigente della Asl dell'Aquila, invece, decise di procedere alla soppressione, asserendo motivi di ordine pubblico.  In udienza gli imputati hanno sostenuto di aver agito legittimamente poiché il proprietario del terreno in cui furono trovati i cuccioli avrebbe dichiarato che gli animali erano di sua proprietà e ne avrebbe quindi chiesto la soppressione.  Anche la sentenza di appello conferma che le uniche motivazioni valide legalmente per la soppressione di cani e gatti sono la comprovata impossibilità di curarli oppure la pericolosità.  L'inchiesta penale fu avviata dopo alcune iniziative giudiziarie delle associazioni animaliste.  La Lav, parte offesa nel reato, assistita dall'avvocato Paolo Di Napoli chiederà all'Ordine dei medici di radiare i due veterinari.


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