Condannati per usura: fino al 450% di interessi, pena confermata in Appello

13 Giugno 2024   16:40  

La Corte d'Appello dell'Aquila ha confermato le condanne per usura nei confronti di due uomini residenti a Napoli, infliggendo loro tre anni di reclusione per il primo imputato, 55enne, e due anni per il secondo, 46enne. Entrambi dovranno anche versare un risarcimento, da quantificare in sede civile, e coprire le spese processuali. La sentenza è stata emessa in merito ai tassi usurai applicati fino al 450% sulle somme prestate.

L'inchiesta risale al 2015, quando la Guardia di Finanza di Sulmona aveva scoperto il network dell'usura a seguito della denuncia di un imprenditore di Roccaraso.

Secondo l'accusa, il 55enne avrebbe imposto un tasso di interesse del 21,7% sul denaro prestato alla vittima, arrivando anche a sottrarle un appartamento intestato alla moglie. Il 46enne, invece, avrebbe applicato un tasso del 465,41% su un prestito di 20.000 euro. Inizialmente assolti in primo grado, i due imputati sono stati condannati dopo il ricorso promosso dall'imprenditore, assistito dall'avvocato Mariella Iommi.

Le indagini hanno portato alla luce pratiche usuraie gravi, ora punite con fermezza dalla giustizia dopo un lungo percorso processuale.


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