Confcommercio e Confesercenti,proposta per le imprese insolventi

19 Marzo 2010   07:47  

Si aggrava la situazione delle imprese nelle zone colpite dal sisma. In questi giorni infatti decine di piccole e medie imprese stanno subendo la segnalazione al sistema bancario come "cattivi pagatori". La denuncia arriva dalla Confesercenti e dalla Confcommercio dell'Aquila, che stanno raccogliendo il grido d'allarme lanciato da molti imprenditori del "cratere". Da qui la proposta che lanciano le due organizzazioni di piccole e medie imprese: "Tutti i titoli di credito in scadenza fra il 6 aprile 2009 e il 31 dicembre 2010, riferiti a prestazioni o forniture effettuate in data antecedente al sisma, non devono dar luogo ad alcuna segnalazione al sistema bancario, con previsione di cancellazione delle posizioni gia' in essere, per insolvenza in riferimento ai medesimi titoli di credito. Questo non provoca alcun effetto sull'esigibilita' del credito, ma evita di tagliare le gambe a imprese gia' provate da una situazione drammatica". La Confesercenti e la Confcommercio dell'Aquila suggeriscono che per accedere alla "sanatoria" l'azienda debba autocertificare una lista contenete tutti i debiti, specificando anche titoli incassati da fornitori, titoli non incassati, titoli scaduti, la disponibilita' di liberatorie o di quietanze a pagamenti gia' effettuati e relativi documenti fiscali che accertino il debito alla data che sia antecedente il sisma. Questo documento - e' la proposta - dovra' essere inviato agli uffici della Banca d'Italia, della Prefettura dell'Aquila, all'Agenzia delle Entrate, alla banca intestataria del titolo ed al relativo creditore. "E' necessario un intervento risolutivo con un nuovo stanziamento" sottolineano i direttori Filippo Ciancone (Confesercenti) e Celso Cioni (Confcommercio), "per evitare che altre imprese finiscano nel tritacarne e diventi per loro impossibile risalire la china".


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