Confedilizia, ICI dovuta anche sui beni inagibili

Terremoto

17 Aprile 2009   12:19  

"Se non si cambiano le cose, i terremotati d'Abruzzo che non possono utilizzare i loro fabbricati perché inagibili o inabitabili dovranno versare entro il 16 giugno l'acconto dell'Ici. La normativa nazionale, non derogata dalla gran parte dei Comuni, prevede infatti che l'imposta, per i fabbricati inagibili o inabitabili, sia comunque dovuta nella misura del 50%". Lo sostiene la Confedilizia riferendosi naturalmente alle tipologie ancora soggette all'imposta, quali abitazioni diverse dalla prima casa o quelle di categoria non esente, immobili commerciali o industriali, uffici. Confedilizia sottolinea la "paradossale situazione" e chiede in una nota che i Comuni delle zone interessate "adottino immediatamente delibere o modifiche ai loro regolamenti Ici per azzerare totalmente l'imposta per gli immobili terremotati". Nel ricordare che la legge nazionale prevede per il contribuente "la facoltà di presentare una dichiarazione sostitutiva ai sensi della legge in cui si attesti la non utilizzazione dei fabbricati inagibili o inabitabili", l'organizzazione della proprietà immobiliare auspica comunque che i Comuni "vogliano sgravare i terremotati da questo incombenza ed accertare d'ufficio lo stato dell'immobile che dà diritto alla misura agevolativa o, comunque, assimilare a tutti gli effetti fiscali l'ordinanza di sgombero emessa dal Sindaco, se già adottata, alla dichiarazione sostitutiva del contribuente o all'accertamento d'ufficio".

 


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