Confesercenti: 2000 le imprese inagibili a causa del sisma

Uffici itineranti per la ripresa delle attività

10 Aprile 2009   17:40  
Sono circa 2000 le imprese commerciali e artigianali inagibili all'interno dell'area urbana dell'Aquila. Tale è la cifra delle attività interrotte secondo i primi dati diffusi da Confesercenti Abruzzo dopo il terremoto che ha sconvolto il territorio della Provincia. "Prima del sisma -rende noto l'associazione- le imprese commerciali e del piccolo artigianato erano circa 1.500 nella sola città dell'Aquila, producendo occupazione per 2 mila 700 addetti. Circa 700 di queste aziende erano all'interno delle mura. Altre 600 erano le attività presenti nell'immediato hinterland colpito dal sisma".

Un patrimonio oggi gravemente compromesso dalla chiusura e la forzata inattività di circa il 90% delle aziende presenti nelle zone colpite dal sisma. La Confesercenti della provincia dell'Aquila, orfana della sede locale di via degli Aragonesi, si è vista infatti costretta a riprendere le attività per mezzo di un ufficio mobile, organizzato nei giorni immediatamente successivi al disastro. Un camper- fa sapere la Confederazione- farà il giro delle zone terremotate al fine di dare informazioni e sostegno alle 900 imprese aquilane iscritte all'associazione, ai lavoratori autonomi e ai piccoli imprenditori coinvolti nel dramma.

Oltre alla riunione convocata per mercoledì prossimo in merito alla riorganizzazione della rete di associati sul territorio,  la Confesercenti ha messo a disposizione 3 numeri telefonici per tutti quegli imprenditori che necessitano di informazioni circa i primi provvedimenti governativi messi in campo per le vittime del sisma, come il sussidio di 800 euro mensili per i commercianti e gli artigiani, il blocco dei pagamenti delle bollette,e la possibilità di rinegoziare i mutui.

 "L'attivazione di un ufficio mobile e' il segnale che vogliamo ripartire subito" affermano il presidente regionale Beniamino Orfanelli e il presidente provinciale Alfredo Pagliaro. "Le imprese hanno bisogno di avere subito un punto di riferimento. E' quello che ci chiedono in questo momento".

Numerose le iniziative di solidarietà messe in atto dalla Confederazione, tra le quali ricordiamo l'offerta di pane gratuito presso i campi di soccorso e gli alberghi della costa da parte dei panificatori iscritti all'associazione, le oltre 4000 stanze messe a disposizione dai soci di Assoturismo, e il conto corrente bancario nazionale per la raccolta delle risorse a favore dei terremotati.

La Confesercenti aquilana indica le priorità finalizzate alla ripresa delle attività cittadine: "Bisogna provvedere, in via assolutamente prioritaria, alla messa in sicurezza della città- spiega il vicepresidente del Consorzio commercianti del Centro storico nonché vicepresidente provinciale della Confesercenti aquilana, Bruno Basile - a partire dall'area all'interno delle mura, con il puntellamento delle strutture danneggiate e l'abbattimento di quelle non recuperabili, con immediata rimozione delle macerie: ciò al fine di consentire il rapido ritorno di vitalità all'interno dell'area".

Secondo Basile l'unica cosa da fare è riprendere le attività attraverso strutture itineranti, le uniche in grado di garantire l'immediata funzionalità delle imprese danneggiate dal sisma. "Bisogna consentire l'immediata ripresa di funzionalità- afferma il vicepresidente della Confederazione aquilana- attraverso il ricorso a strutture mobili e temporanee degli uffici pubblici all'interno del centro storico, senza alcun ricorso alla delocalizzazione in altri centri della provincia".

Secondo l'associazione, tale ripresa delle attività all'interno delle mura cittadine è di vitale importanza, sia per l'economia locale, sia per i cittadini che vivrebbero così un primo stadio di normalità.

“Agevolare la rinegoziazione dei mutui aziendali e di quelli personali in un momento di totale assenza di reddito” è per Confesercenti l’unico modo per consentire ai commercianti e alle famiglie di riprendere a vivere. "Nella ricostruzione vanno impegnate prioritariamente le imprese locali" ha concluso Basile, evidenziando il desiderio da parte degli imprenditori edili del luogo di partecipare alla rinascita del Capoluogo abruzzese.



gdc
 

 

 


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