Confesercenti, chiuse 25 mila imprese 6 mln senza lavoro

L'associazione propone bonus per pensionati e tagli Irpef

08 Settembre 2014   12:26  

Nei primi otto mesi dell'anno le chiusure di imprese solo per il commercio si attestano a quota 25 mila. E' il dato fornito dal presidente della Confesercenti, Marco Venturi, che presentando il quadro macroeconomico dell'economia italiana, realizzato con Ref Ricerche, ha poi lanciato l'allarme disoccupazione: "in Italia ci sono 6 milioni di persone che non lavorano o perche' hanno perso il posto (sono circa 3 milioni) o perche' sono rimasti ai margini del mercato del lavoro scoraggiati dalla situazione di crisi (altri 3 milioni)". Il rapporto mostra che il tasso di disoccupazione e' previsto in calo dal 12,5% del 2014 al 12,3% del 2015. Secondo la Confesercenti i due ritardi "pesantissimi da ridurre al piu' presto" sono il tasso di occupazione fra le persone tra i 20 e i 64 anni di eta' (pari al 59,8%) e il tasso di occupazione femminile nella stessa fascia di eta' (49,9%) ovvero 20 venti in meno della media europea.

L'economia italiana ha bisogno, se vuole tornare a crescere nel 2015, di "segnali forti" e "misure molto consistenti". E' quanto sostiene il presidente della Confesercenti, Marco Venturi, che ha presentato alla stampa la proposta della confederazione: estendere il bonus di 80 euro ai pensionati entro i 25 mila euro di reddito annuo e tagliare di almeno due punti le aliquote Irpef. Il costo, secondo la Confederazione, sarebbe di circa 15 miliardi di euro. L'effetto sul Pil si aggirerebbe intorno allo 0,2% se ottenuto con parallele riduzioni di spesa e dello 0,7% se effettuato in deficit.

- Secondo Venturi andrebbe assicurato anche il rinnovo, permanente del bonus di 80 euro ai lavoratori dipendenti: le risorse messe a disposizione sarebbero cosi' 25 miliardi. La certezza di interventi stabili produrrebbe un effetto positivo sui consumi delle famiglie: "l'incertezza complessiva spinge le famiglie a stringere i cordoni, ad aumentare quindi il risparmio e a tagliare i consumi. Cosi' si ha un deficit della domanda che puo' spingere il rischio deflazione". Secondo Venturi l'Italia non puo' pensare di puntare solo sull'export: le piccole e medie imprese restano fondamentali cosi' come i consumi interni. "Dobbiamo creare le condizioni per la fiducia. Non si puo' dire che il bonus di 80 euro non serva, e' un errore. Ma dev'essere permanente. L'altro passaggio e' creare le condizioni perche' le imprese investano". La ricetta di Confesercenti e' quindi di "eliminare la spesa pubblica cattiva e investire nelle imprese che creano lavoro e nelle famiglie". 


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