Consigli riunti per dire no all'abolizione delle Province

Giornata di mobilitazione nazionale dell'Upi

30 Gennaio 2009   14:14  

Giornata di mobilitazione in tutta Italia, oggi, per dire no all'abolizione delle Province, le quali chiedono, al limite, un potenziamento delle competenze, con l'attribuzione di maggiori deleghe.

La mobilitazione indetta dall'Upi, l'unione delle Province, ha visto riuniti in seduta straordinaria ed aperta anche i Consigli delle quattro Province abruzzesi; ieri sera quello di Chieti, questa mattina quelli di L'Aquila, Pescara e Teramo.

L'AQUILA, APPROVATO ALL'UNANIMITA' ODG CONTRO ABOLIZIONE PROVINCE

Voto unanime all’ODG contro l’abolizione delle province che oggi è stato votato in contemporanea in tutti i consigli provinciali d’Italia. A L’Aquila il Presidente del Consiglio Angelo Raffaele nel discorso di apertura ha rimarcato  come la discussione sul modello di Paese scivola e si confonde con la protesta sui costi della politica.“Ma se il tema è il funzionamento delle nostre istituzioni e la necessità è quella di riannodare un rapporto virtuoso con i cittadini allora è essenziale ripartire dalla Costituzione che delinea  3 livelli di governo in cui si articola la Repubblica, così come avviene in Europa” ha affermato.  “Ma ciò che sarebbe sicuramente utile e non più procrastinabile, è identificare con puntualità le competenze esclusive di ognuno e quindi il livello di governo che per dimensione può assolvere meglio a quella funzione evitando che tutti facciano tutto”. “La Provincia  non è solo un confine,una targa automobilistica o un cartello stradale – ha continuato Raffaele –“  prioritario per il futuro sarà quindi  l’ individuazione delle funzioni fondamentali ed esclusive di Comuni, Province e Città Metropolitane e la scrittura di una nuova Carta delle Autonomie Locali coerente con il nuovo Titolo V della Costituzione. In particolare chiediamo in qualità di Presidenti di Consiglio Provinciale che venga ridefinito in modo organico il Ruolo delle Province affinché attorno ad esse si concentrino tutte le funzioni di governo di area vasta e di governo del territorio che non possono essere svolte adeguatamente a livello comunale attraverso tributi propri, compartecipazioni e fondi perequativi, abbandonando definitivamente la logica della spesa storica con una progressiva convergenza verso i costi standard”. Alla riunione hanno partecipato diversi sindaci del territorio, fra cui quello di Avezzano Antonello Floris. Per l’occasione è stata presentata una pubblicazione dal titolo “La Provincia – Ente strategico per lo sviluppo locale” curata dal dirigente provinciale Tiziano Amorosi. Il volume in 198 pagine analizza funzioni, ruolo, organi, con l’aggiunta di un breve excursus storico. E’ stato interamente realizzato dal personale della Provincia dell’Aquila e rappresenta una novità editoriale perché è difficile trovare un volume che racchiuda in maniera esaustiva tutti gli aspetti di questo ente. “Anche per tali ragioni” – ha dichiarato Amorosi –“ forse non si ha una sufficiente conoscenza della Provincia come Ente e si scivola spesso in campagne demagogiche che chiedono l’abolizione di questo livello locale”.Il volume riporta dati importanti per ben inquadrare la problematica della riorganizzazione dell’architettura istituzionale.

Elenca per esempio gli enti che nel territorio provinciale svolgono compiti e funzioni riconducibili alle province:

63 bacini imbriferi montani

191 consorzi di bonifica

1099 parchi ed aree protette

91 ATO acque

131 ATO rifiuti

290 unioni di comuni

356 comunità montane

Un altro elemento utile di valutazione potrebbero essere i dati di bilancio riguardo le spese affrontate per i vari soggetti:

Stato, 443 miliardi di euro (+4,11 nel 2007 rispetto al 2006)

Regioni, 160 miliardi di euro (+ 1,61)

Comuni, 66 miliardi di euro (-2,15)

Province, 14 miliardi di euro (- 6% rispetto al 2005)

Altri enti pubblici, 78 miliardi di euro

Provocatoria ed ironica la proposta del consigliere Gabriele Perilli che ha raffrontato il costo annuale dei due consiglieri regionali che da quest’anno si sono aggiunti nell’aula abruzzese, pari a 250.000€, al costo dell’intero Consiglio Provinciale dell’Aquila che è di 210.000. “Si potrebbe abolire il Consiglio Provinciale dell’Aquila” – ha detto –“ e lasciare che a gestire il territorio provinciale siano due gerarchi”.

La Presidente Stefania Pezzopane ha concluso i lavori della seduta sottolineando la professionalità ed il ruolo dei circa 600 dipendenti in capo alla Provincia: “Spesso si parla a sproposito, senza tenere conto delle conseguenze possibili di quel che si afferma. Se si abolissero le province, molti dipendenti  dovrebbero essere reimpiegati in altri enti con spreco di risorse e di professionalità ormai acquisite. O magari sostituire le province con altri organismi. Di una riorganizzazione c’è bisogno, ma nella direzione di un maggior decentramento e di un potenziamento delle deleghe. Le regioni devono legiferare, gli enti locali devono amministrare”.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore