Consiglio Pescara: insulti, striscioni, rissa sfiorata

10 Gennaio 2009   08:52  

Il consiglio comunale di Pescara, presieduto da Vincenzo Dogali, ha approvato ieri sera (con 21 voti favorevoli e due contrari) la delibera di presa d'atto della dichiarazione di impedimento permanente del sindaco Luciano D'Alfonso, arrestato e poi rimesso in liberta' per presunte tangenti. In aula, al momento del voto, c'era solo la maggioranza di centrosinistra. Il centrodestra ha abbandonato i lavori quando l'assise ha bocciato la proposta del capogruppo del Pdl, Luigi Albore Mascia, di visionare in adunanza segreta il certificato medico presentato a Palazzo di citta' da D'Alfonso nel momento in cui ha ritirato le dimissioni. "Non si può votare la presa d’atto senza conoscere prima la causa di impedimento del sindaco. "Volgiamo sapere le ragioni per cui D'Alfonso è impedito permanente". Si vuole ciò sapere cosa significa "patologia ingravescente e permanente." L'opposizione come prevedibile insomma vuole stanare la maggioranza, punta tutto sulla linea-Moliere, cioè quela secondo cui la malatia di D'Alfonso è immaginaria, ed un escamotage per tenere in piedi la la magigranza, evitare l'arrivo del commissario e nello stesso tempo evitare nuove misure cautelari ( gli erano state tolte prorio perchè si era dimesso da sindaco)

Stessa richiesta dal consigliere della Sinistra  Silvestro Profico.

Richiesta però respinta: il consigliere del Pd, Giuseppe De Dominicis, afferma: "Non siamo qui per certificare lo stato di salute del sindaco".  "E' una questione di privacy" .D'Alfonso è affetto da "stress da arresti e calunnie", viene spiegato , non è importante dare lettura del certificato medico, non è competenza certo di un consigliere regionale decidere su questioni di carattere medico.  Si decide di mettere la richiesta ai voti, e viene respinta.  

Il centrodestra a quel punto srotola uno striscione con scritto "Basta imbrogli". I vigili intervengono per rimuovere lo striscione e a quel punto si è sfiorata la rissa, con insulti, spintoni e scene di ordinaria isteria. L'opposizione se ne va. 

La seduta riprende con la maggioranza da sola in aula. Dopo alcuni interventi si arriva finalmente al voto. La delibera sulla presa d’atto di impedimento del sindaco viene approvata con 21 sì e 2 astenuti, cioè Profico e il consigliere dell’Italia dei valori, Filippo Pasquali. L’altro consigliere dell’Idv, nonché medico, Gina Ciccarelli, vota a favore. La giunta guidata dal vice sindaco, Camillo D’Angelo, resterà in carica fino alle elezioni anticipate.

 Il sindaco rischia una nuova misura cautelare se riprende i contatti con l’attività amministrativa e le persone a essa collegate.

 


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