Il Comune di Teramo ha negato ad una ragazza di 12 anni affetta da una forma estremamente grave di autismo autolesionista il trasporto in un centro di riabilitazione nel capoluogo abruzzese. La triste vicenda è stata portata all´attenzione del Consiglio Regionale dalla consigliera dellUnione, Maria Rosaria La Morgia durante la seduta del question time che si è tenuta nel pomeriggio a Palazzo dell´Emiciclo. La Morgia ha interrogato l´assessore alle Politiche Sociali, Elisabetta Mura, chiedendo spiegazioni sull´accaduto e ammonendo: "Può unamministrazione pubblica negare il trasporto ad un disabile grave che deve necessariamente raggiungere un centro di riabilitazione lontano dal luogo di residenza?" E ancora: "Quali strumenti può attivare la Regione per risolvere il problema?"
"Quello di cui discutiamo oggi è sì un caso particolare, ma emblematico di come diritti riconosciuti dalle leggi, siano spesso disattesi nella realtà - ha proseguito La Morgia - non sto qui a ripercorrere lodissea di genitori, costretti a ricorrere a giornali e tv per trovare un centro che finalmente prendesse in carico la figlia. Ed ora avendolo trovato vedono negato il diritto al trasporto per la figlia. Alla richiesta dei genitori della ragazza il Comune di Teramo ha risposto negativamente invitandoli ad usufruire del trasporto pubblico. Voglio ricordare - ha concluso la consigliera dellUnione - che la nostra Costituzione, in primis, riconosce il diritto di cura, mentre la legge 104 indica tra gli obiettivi primari la rimozione di ogni ostacolo allinserimento della persona con disabilità nella vita della collettività ed il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile.
Lassessore Mura, sensibile alla vicenda esposta dalla consigliera La Morgia ha assicurato che la Regione si attiverà immediatamente al fine di avere i necessari chiarimenti, restando disponibile a riconoscere la spesa in oggetto, allinterno dei finanziamenti già concessi al Comune di Teramo.
Patrizia Santangelo