Consiglio provinciale approva mozione bipartisan sul crocifisso

10 Novembre 2009   14:25  

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Nella seduta del Consiglio Provinciale del 5 novembre scorso è stata approvata a maggioranza  una mozione, modificata nel corso della discussione in Ordine del Giorno, sullla presenza del crocifisso negli uffici pubblici, presentata dal capogruppo del Pdl Fernando Ciancarelli e firmata anche dai consiglieri Pendenza (Pdl), Contestabile, Perilli, D'Alessandro e  Berardinetti (Pd), Placidi (Gruppo Misto).
"L’ordine del giorno - si legge in una nota di Ciancarelli - ha avviato un acceso dibattito sul valore culturale, etico, educativo e storico relativamente alla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche e nei locali pubblici"

Ecco il testo dell'Ordine del giorno:

 

All’ufficio di Presidenza

Consiglio Provinciale de L’Aquila

oggetto: sentenza, della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, sul Crocifisso nelle scuole

mozione da inserire all’OdG del Consiglio Provinciale del 05 novembre 2009 in base all’art.42 del “Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento del Consiglio Provinciale”

I sottoscritti consiglieri provinciali:

vista la sentenza del 03 novembre 2009, della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, relativamente all’esposizione dei crocifissi nelle aule scolastiche;

visto il Concordato Lateranense firmato, fra la Santa Sede e l’Italia, l’11 febbraio 1929 che riconosce i principi del cattolicesimo, quindi anche l’esposizione del Crocifisso nei luoghi pubblici, come parte del patrimonio storico e culturale del popolo italiano;

visto l’Accordo tra la Santa Sede e l’Italia firmato il 18 febbraio 1984 dove all’art.9 comma 2 “La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole …”;

visti i successivi atti tra la Santa Sede e l’Italia dove si ribadisce sempre e comunque che “…la religione cattolica intende favorire lo sviluppo della personalità degli alunni nella dimensione religiosa. Pertanto promuove la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuisce a dare specifica risposta al bisogno di significato di cui essi sono portatori …”;

ritenuto che il Crocifisso, nella tradizione Italiana, non è solo un simbolo religioso, ma anche un segno culturale e che un’antica tradizione come quella del Crocifisso non è offensiva per nessuno;

chiedono al Presidente della Giunta e al Presidente del Consiglio Provinciale di supportare, anche con atti scritti, l’azione che il governo intenderà intraprendere nei confronti della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo affinché essa possa tornare indietro su una sentenza che tutto il popolo Italiano giudica “sbagliata e miope” e che, si spera al più presto, nella carta Costituzionale Europea si torni a menzionare le radici cristiane in quanto il Crocifisso è il segno dell'identità cristiana dell'Italia e dell'Europa.


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