Consiglio regionale, Amicone (Pdl): staccare i fili subito

29 Settembre 2008   16:52  

"Se il PD, in particolare, e la maggioranza, ancora tale, di centro sinistra avesse coniugato il desiderio di rimanere ancora 'in sella' il piu' possibile con l'interesse generale dell'Abruzzo proponendo da subito, all'indomani del fattaccio giudiziario, un accordo con la minoranza un programma concreto di cose utili ed urgenti per andare alle urne in primavera se ne sarebbe potuto pure parlare ed avrebbe messo alla prova sicuramente il senso di responsabilita' del centro destra. Ma farlo ora in modo subdolo significa dimostrare la non legittimazione e indegna rappresentanza dei cittadini contribuenti nel Consiglio regionale". E' quanto sostiene il consigliere regionale Mario Amicone (Pdl) intervendo nel dibattito che si e' aperto sull'opportunita' del Consiglio regionale di abrograre la legge 'anti-sindaci'. "Dopo tre anni di assoluto riposo e di totale paralisi amministrativa e legislativa- ha proseguito Amicone- con i risultati e gli effetti che tutti conosciamo e' impensabile e terribilmente sleale nei confronti dei problemi non risolti e che gridano vendetta pensare di assistere a questi tentativi che hanno l'unico obiettivo di prolungare per altri sei sette mesi la permanenza nell'Emiciclo di coloro che si sentono in pericolo di... ' non ritorno'. Prolungare l'agonia dell'economia abruzzese significa arrivare a morte certa nonostante la speranza, l'ottimismo e la presunzione di Paolini che crede di aver salvato lui l'Abruzzo da un nuovo aumento di tasse (come Veltroni crede di aver salvato Alitalia) e allora tanto vale staccare i fili subito, decretare l'autanasia di questa maggiroanza ed evitare che possa continuare a fare danni agli abruzzesi in cambio di qualche vantaggio personale come quella di qualche mensilita' in piu' ai consiglieri in carica".

(AGI)


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