Consumi: Confcommercio, minimi storici nell'ultimo trimestre 2012

06 Febbraio 2013   09:52  

L'indicatore dei Consumi Confcommercio ha registrato a dicembre 2012 una diminuzione del 2,7% in termini tendenziali e un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente. In termini di media mobile a tre mesi l'indicatore, corretto dai fattori stagionali, mostra un lieve miglioramento.

I dati congiunturali degli ultimi tre mesi del 2012 indicano "una modesta attenuazione della dinamica fortemente riflessiva dei consumi che ha caratterizzato gli ultimi dodici mesi. Sono ancora presenti, comunque, elementi di spiccata criticita' che non permettono di stabilire se nei mesi finali del 2012 si sia toccata la fase piu' negativa del ciclo".

Stando all'indagine rapida sulla produzione industriale di Confindustria sia a dicembre che a gennaio si e' registrato un contenuto miglioramento dell'attivita' produttiva. Dato che, alla luce della contrazione registrata negli stessi mesi dagli ordini, sembra essere legato principalmente alla necessita' di ricostituire le scorte. 

Particolarmente difficile - afferma Confcommercio - risulta la situazione del mercato del lavoro. A dicembre si sono persi, rispetto a novembre, oltre 100mila posti di lavoro.

Da luglio 2012 la riduzione supera le 270mila unita'. Il tasso di disoccupazione e' ormai attestato stabilmente al di sopra dell'11%.

La debolezza del quadro interno e le incertezze che caratterizzano l'evoluzione a breve-medio termine si leggono anche nell'andamento del clima di fiducia delle imprese che a gennaio rimane sui livelli minimi, con un indebolimento del sentiment delle imprese manifatturiere.

La percezione di una situazione economica fortemente compromessa e' diffusa tra le famiglie il cui clima di fiducia ha fatto registrare a gennaio 2013 un nuovo regresso portandosi sul livello piu' basso dal 1996. La dinamica tendenziale dell'Indicatore di dicembre riflette una diminuzione del 3,1% della domanda relativa ai servizi e del 2,6% della spesa per i beni.

Come gia' accaduto per buona parte del 2012, solo i beni e servizi per le comunicazioni hanno mostrato una variazione positiva delle quantita'.

 

Anche a dicembre il dato piu' negativo si e' registrato per i beni e servizi per la mobilita' che hanno mostrato una flessione su base annua del 17,5%. All'interno di questo aggregato, la decisa tendenza al ridimensionamento coinvolge ormai tutti i segmenti di spesa, anche se i dati piu' allarmanti riguardano le autovetture ed i motocicli. 

Secondo l'indicatore Confcommercio, il 2012 si chiude con la peggiore contrazione reale da quando e' calcolato l'indice (2000). La riduzione del 2,9% appare meno grave di quella che con tutta probabilita' si osservera' sui dati esaustivi dell'Istat (-4,1/-4,2%).

Le prospettive a breve termine non sono ancora orientate a una ripresa dei consumi. I dati destagionalizzati mostrano dicembre un aumento dello 0,2% rispetto a novembre. In termini di media mobile a tre mesi l'indicatore ha registrato un modesto miglioramento, rimanendo, comunque, attestato sui livelli minimi raggiunti nei mesi precedenti.

Nel mese di dicembre, a fronte di una modesta diminuzione della domanda per i servizi (-0,1%), i beni hanno evidenziato un aumento dello 0,3%. Per quasi tutte le funzioni di spesa nell'ultimo mese dell'anno si e' registrata una modestissima tendenza positiva, dato che in molti casi ha solo stabilizzato la tendenza al ridimensionamento. 

Sulla base delle dinamiche registrate dalle diverse variabili che concorrono alla formazione dei prezzi al consumo, per il mese di febbraio 2013 si stima una variazione congiunturale dell'indice dei prezzi al consumo dello 0,3%, con un tasso di crescita tendenziale pari al 2,1%. Prosegue, quindi, la fase di rientro dell'inflazione.


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