Conte, Casellati e Fico in Senato per il Giorno del ricordo

10 Febbraio 2020   10:04  

Il presidente del Senato Elisabetta Casellati oggi alle 16 nell’aula di palazzo Madama aprirà, con il suo intervento, la cerimonia del 'Giorno del Ricordo' organizzata insieme al presidente della Camera in occasione della solennità civile nazionale del 10 febbraio istituita in memoria di tutte le vittime delle foibe. Lo rende noto il Senato. All’evento, che sarà trasmesso in diretta su Rai2 a cura di Rai Parlamento, parteciperanno il presidente della Camera dei deputatiRoberto Fico, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, il presidente della Federazione delle Associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, Antonio Ballarin, e il professor Davide Rossi dell’università degli studi di Trieste.

Il programma prevede l’esecuzione dell’Inno nazionale da parte del Coro dell'Istituto Comprensivo Statale "Virgilio" di Roma, diretto dal M° Alberto Antinori. Dopo l’intervento di apertura del Presidente Casellati, a prendere la parola sarà il Presidente della Camera Fico. Seguiranno i contributi di Antonio Ballarin e di Davide Rossi. Al termine degli interventi,Isabel Russinova leggerà un brano tratto da "Una valigia di cartone" di Nelida Milani. Seguirà quindi la premiazione della IX edizione del Concorso nazionale 10 febbraio “Arte, Scienze, Cultura, Sport: personaggi illustri del mondo giuliano-dalmata”. Il Presidente del Senato assieme al Presidente della Camera dei Deputati e al Ministro dell'Istruzione consegneranno le targhe agli studenti delle scuole vincitrici. L’intervento di chiusura della celebrazione spetterà infine al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.
 

CASELLATI - "Ricordare le Foibe, ricordare le decine di migliaia di vittime, ricordare l'esodo e la tragedia di centinaia di migliaia di italiani cacciati dalle proprie terre, è un imperativo morale e un insegnamento fondamentale da trasmettere alle nuove generazioni. Per troppi anni su questo dramma c'è stata una sorta di guerra civile culturale che ha dato vita ad un negazionismo antistorico, anti-italiano e anti-umano", ha spiegato la presidente del Senato Casellati.

"È proprio sulla memoria delle tragedie dello scorso secolo che si basano e trovano forza e legittimazione le nostre Istituzioni repubblicane, vero baluardo democratico rispetto al rischio che l'odio o le discriminazioni razziali possano tornare”, conclude.

 

 

 

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