Contributi del post-terremoto: la Guardia di Finanza recupera 230mila euro elargiti per errore

31 Gennaio 2012   16:20  

All’esito di accertamenti condotti su larga scala, la Guardia di Finanza di L’Aquila, ha individuato erogazioni di fondi pari a circa 230 mila euro, destinati ad imprese che avevano dovuto sospendere la propria attività economica a causa del sisma, concessi dalle amministrazioni comunali del cratere, secondo criteri e procedure difformi rispetto a quanto prescritto dalle norme.

Si tratta, in particolare, delle erogazioni di provvidenze ad opera dei comuni, finalizzate al “mantenimento del reddito” delle imprese danneggiate dal sisma, previste nell’Ordinanza 3789 del 09.07.2009.

A seguito dei controlli condotti (tra maggio e dicembre 2011) dai finanzieri, oltre 205 mila euro sono già rientrati nelle casse dello Stato, peraltro senza che si sia instaurato alcun procedimento penale o contabile e senza ulteriore contenzioso.

E’ senz’altro questo l’aspetto di maggiore rilevanza della vasta e, per certi aspetti, innovativa azione della Guardia di Finanza, a contrasto degli sprechi concernenti la spesa pubblica destinata alle provvidenze in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 2009.

Il protocollo operativo ideato ed attuato, ha riguardato l’intera area del cratere sismico, focalizzandosi sulla regolarità formale e sostanziale degli atti e delle procedure di richiesta del contributo, di quelli istruttori e di erogazione di tali fondi, prodotti da privati o formati dalle amministrazioni comunali. In sostanza, si è trattata di un’azione con preminenti finalità preventive degli sprechi, dovuti ad errori e/o erronee interpretazioni ed applicazioni delle norme.

Nei casi in cui non sono stati rilevati elementi idonei a ritenere i fatti di rilevanza penale e/o contabile, mentre emergevano meri errori nell’erogazione e/o nell’interpretazione delle Ordinanze che disciplinano la liquidazione dei fondi, la Guardia di Finanza, di concerto con la Procura Regionale della Corte dei Conti dell’Abruzzo, ha informato l’amministrazione Comunale interessata, invitandola ad agire direttamente per il recupero delle somme.

Il monitoraggio complessivo ha riguardato oltre un migliaio di pratiche della specie, riferibili a tutto il cratere sismico. Tra esse, ne sono state ulteriormente individuate ed approfondite circa 200, erogate da 26 comuni, per le quali sono state rilevate irregolarità (errata indicazione dell’anno d’imposta di riferimento, errori di calcolo nella determinazione dell’indennizzo in base ai giorni per i quali è stato concesso, ecc…) per un ammontare complessivo di 227.000.000 euro. All’esito dei controlli, la Guardia di Finanza ha reso edotta ciascuna amministrazione comunale interessata, delle irregolarità riscontrate, invitandola ad adoperarsi per il recupero delle somme in un lasso di tempo congruo.

A seguito di tale segnalazione i Comuni hanno intrapreso, e quasi sempre concluso positivamente, le pratiche relative al recupero delle somme erogate.
Nel corso del monitoraggio, non è mancata comunque l’individuazione di alcune fattispecie con profili di possibile rilevanza penale e/o amministrativa, per le quali sono state interessate le AA.GG. penale e contabile.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore