Contro la crisi agricola, ecco la norma anti crack

13 Luglio 2011   20:29  

Gli imprenditori agricoli in stato di crisi possono beneficiare di agevolazioni per la ristrutturazione dei debiti e la ripresa dell'attività economica. È stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto sulla manovra che estende anche al comparto agricolo la norma «anticrack»che era prevista esclusivamente per le imprese commerciali. Le aziende agricole possono infatti accedere alle procedure di cui agli articoli 182-bis e 182-ter del regio decreto 16 marzo 1942. Lo comunica la Coldiretti L'Aquila informando che «ai sensi dell'articolo 182-bis della legge fallimentare le imprese in stato di crisi, previo accordo con i creditori che rappresentino almeno il sessanta per cento dei crediti, possono proporre un piano di ristrutturazione dei debiti, che deve essere approvato dal tribunale, con abbattimento di una quota del capitale». Si tratta di una transazione fiscale, disciplinata dall'art. 182-ter della legge fallimentare, che rappresenta una particolare procedura «transattiva» tra fisco e contribuente, collocata nell'ambito del concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione, avente ad oggetto la possibilità di pagamento in misura ridotta o dilazionata del credito tributario e di quello contributivo. Abbiamo valutato molto positivamente l'estensione della norma alle imprese agricole - ha dichiarato Raffaello Betti, direttore della Coldiretti L'Aquila - si tratta infatti di un provvedimento che potrebbe contribuire a risollevare le sorti di quelle aziende dell'aquilano che mai, come in questa delicata fase congiunturale, si sono trovate a far fronte a numerose difficoltà.


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