Convitto Sequestrato, la Provincia Non ci Sta e Fa Ricorso. 17 Soluzioni al Vaglio, ma Serve Tempo

07 Ottobre 2024   16:04  

La Provincia prepara una battaglia legale, ma nel frattempo vengono analizzate diverse aree per la scuola temporanea che accoglierà 1.200 studenti.

La Provincia di Teramo ha avviato una serie di azioni legali per cercare di riottenere il possesso del Convitto Delfico, chiuso a seguito del sequestro disposto dalla Procura a causa di criticità strutturali. L'edificio ospita attualmente 1.200 studenti, tra cui quelli di tre licei, una scuola elementare e una media. In una recente conferenza stampa, il presidente della Provincia, Camillo D'Angelo, ha confermato che un pool di avvocati è già al lavoro per presentare entro il fine settimana due istanze di dissequestro. Tuttavia, D'Angelo ha ammesso che le probabilità di un dissequestro immediato sono ridotte: "Le possibilità di riaprire subito il Delfico sono poche", ha affermato.

Nel frattempo, la Provincia si sta muovendo per trovare una sede alternativa che possa accogliere gli studenti in una struttura modulare provvisoria, che dovrà essere pronta entro il 7 gennaio. Il presidente ha annunciato che il fornitore per i moduli prefabbricati è stato già selezionato tramite una gara della Protezione Civile. Una volta effettuato l'ordine, ci vorranno circa due mesi per il completamento e l'installazione dei moduli.

Attualmente, sono 17 le aree al vaglio per la costruzione della scuola temporanea, tra cui piazza Dante, l'ex campo sportivo comunale, il parcheggio San Gabriele, il lungofiume, e l'ex Villeroy. Altre opzioni comprendono lo stadio Bonolis e il parcheggio con area camper di Teramo Ovest, nonché terreni situati in zone come Piano d'Accio, Campo Boario, Villa Ripa e Gammarana. La scelta sarà effettuata tenendo conto di diversi fattori, tra cui l'estensione dell'area, che deve essere di almeno 4.000 metri quadrati, la presenza di servizi e sottoservizi, la viabilità e i tempi di acquisizione del terreno.

Nel frattempo, gli studenti del Delfico sono rimasti a casa a causa della chiusura dell'edificio, ma sono già stati avviati i lavori per allestire aule provvisorie presso l’istituto Pascal-Forti. Inoltre, l’Università di Teramo ha offerto alcuni locali per l'uso temporaneo, e si sta negoziando l’utilizzo dell’ex consorzio agrario di viale Mazzini.

Il clima di tensione cresce tra studenti, genitori e docenti. In risposta alla chiusura, una manifestazione è stata organizzata per martedì 8 ottobre, con partenza prevista alle ore 16 da piazza Martiri e arrivo a piazza Dante. La mobilitazione è stata promossa dai rappresentanti degli studenti, i quali chiedono risposte rapide e soluzioni concrete per garantire il proseguimento delle lezioni. Il corteo è stato ricordato anche durante una diretta social organizzata dal musicista teramano Enrico Melozzi, molto seguita dalla comunità locale.

In questo contesto di incertezza, la Provincia di Teramo sta cercando di bilanciare la necessità di garantire la sicurezza degli studenti con l'urgenza di fornire una soluzione logistica adeguata, mentre la battaglia legale continua.


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