Convocata presso il Ministero la nuova proprietà della Sixty, svolta in arrivo?

Rucci (Filctem-Cgil): "Auspichiamo prossima risoluzione"

16 Aprile 2014   12:00  

Potrebbe finalmente esserci una svolta per le sorti della Sixty, la storica azienda d'abbigliamento di Chieti Scalo recentemente acquisita dai cinesi della Crescent Hyde Park e soppiantata dalla società Newco.

Dopo il recente nulla osta per il concordato che ha riacceso le speranze per i 200 lavoratori in cassa integrazione (anche se, al momento, solo in 52 sono stati reintegrati), nei prossimi giorni i rappresentanti della nuova proprietà dell'azienda si recheranno presso il Ministero dello Sviluppo Economico (cui parteciparanno anche rappresentanti di Provincia, Regione e Confindustria) per fare definitiva chiarezza sul piano industriale per il rilancio.

Negli accordi sottoscritti tempo fa era stata stabilita anche la creazione di una società satellite per supportare i servizi alla Newco con l'obiettivo di ampliare il perimetro a marchi diversi da Sixty, in modo tale da assorire da 35 a 70 unità. Dall'accordo, tuttavia, rischiano di restare fuori circa 200 lavoratori, per i quali è stata prorogata per altri 6 mesi la cassa integrazione, prima che inizino la mobilità e, quindi, il licenziamento.

Al riguardo Giuseppe Rucci della Filctem-Cgil è stato chiaro: "Si tratta di alte professionalità che devono essere rientegrate, in quanto hanno contribuito attivamente a rendere grande il marchio Sixty. Ci sono però altri problemi da risolvere, come la mancata erogazione del Tfr per i lavoratori andati via, ma siamo sulla strada giusta per tovare un accordo, e contiamo che ciò avvenga entro le prossime settimane. La priorità, in ogni caso, è capire quale sarà il futuro della Newco".


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