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Il duplice omicidio avvenuto in un anonimo parcheggio periferico lascia sgomenti, indignati, con un senso di inquietudine che ti assale e ti fa star male. Come si reagisce di fronte alla violenza?
La violenza germogliata in una casa dove si è condivisa una storia d’amore nata o andata a male, o all’improvviso impazzita in un delirio di rabbia incontrollata.
Come si può tollerare la crudeltà di un proiettile scagliato dalla mano assassina di un uomo con cui hai condiviso un tratto importante della tua vita?
L’umanità che ci troviamo di fronte è un’umanità abbrutita, degradata, vile, deturpata dalla brutalità e dalla sconvolgente semplicità con cui si toglie la vita ad una coppia di giovani ragazzi come se niente fosse, con la lucidità agghiacciante di chi ha fatto solo quello che andava fatto.
Se non dai giovani di oggi, che per primi soggiaciono a queste degenerazioni dell’umanità, da chi può venire un passo decisivo per fare di queste forme di violenza un problema di tutti, della società, delle relazioni che contano per il presente e il futuro, e non soltanto delle vittime?
Daniel Ghelli
M5S