Cordoma: le dimissioni ritirate e la politica dei penultimatum

19 Ottobre 2010   17:28  

Il caso Cordoma nel servizio del Tg8 di Antonella Micolitti e l'articolo della nostra corrispondente a Pescara Claudia Ficcaglia.

Ore 12.30 circa. Arriviamo proprio nel momento in cui il sindaco di  Montesilvano, Pasquale Cordoma, fa protocollare la lettera di revoca delle sue dimissioni. Ultimo giorno utile, altrimenti il comune sarebbe stato commissariato fino alla prossima tornata elettorale prevista per la primavera 2011.

Al via il Cordoma bis dunque, che vede ricomporsi, dopo numerose crisi politiche, la maggioranza  di centro-destra. O almeno è quello che dichiara nella sua lettera il primo cittadino. Nel documento, di cui ci viene fornita prontamente copia, si legge: “il quadro politico si è sedimentato, pur lasciando qualche strascico, ma consegnandomi la volontà della maggioranza e di alcuni che il 28 settembre hanno votato contro la delibera sugli equilibri di bilancio, di portare a termine il mio mandato”.

Il sindaco si appella al senso di responsabilità verso i cittadini, al desiderio di portare a termine il grande lavoro iniziato evitando la battuta d’arresto che un commissariamento necessariamente comporterebbe, alle tante attestazioni di stima e di affetto dei suoi cittadini e la fermezza nel voler ricucire il rapporto umano e politico con coloro che si erano allontanati dal percorso iniziato insieme.

Queste in sintesi le motivazioni che hanno portato al cambio di rotta, decisione maturata, afferma Cordoma, già da una settimana ma concretizzatasi poi alle 7 di questa mattina.

Alla domanda su chi ha vinto questa battaglia,  i dissidenti o il sindaco, Cordoma risponde:
 “ Non ha senso parlare di vittoria, se c’è un vincitore quella è la città di Montesilvano che merita e ha voglia di crescere e svilupparsi.”

Che ruolo avranno i dissidenti che parlano di un appoggio esterno?  Il sindaco si dice sicuro, o è quello che spera, del loro appoggio confermando la loro volontà di votare tutto ciò che rientra nel programma elettorale sottoscritto nel 2007, ma parimenti di riservarsi di agire secondo coscienza su tutto ciò che in quel programma non è compreso. Come a dire: ‘patti chiari, amicizia lunga’.
Sulla scelta del sindaco e sullo scenario che si è aperto oggi pesano indubbiamente le direttive del PDL che in queste settimane ha lavorato non poco per ricomporre i cocci.

Numerose le trasferte a Montesilvano dei coordinatori regionali, i senatori Piccone e Di Stefano, e degli altri esponenti di spicco del partito che hanno intimato più volte di serrare le fila. Non si può non tenere conto inoltre, proprio in concomitanza dello scadere dei termini della crisi interna sopraggiunta nel neonato FLI che ha costretto i dissidenti, o una parte di essi aderenti al nuovo movimento, a rivedere con un certo tempismo le loro scelte per salvare il salvabile.
Si torna sulla linea di partenza, lo scopo è arrivare al traguardo adesso.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore