All'’interno della valle Peligna, nei pressi di Corfinio, centro culturale famoso fin dall'’antichità per essere stata capitale degli Italici, si conserva l'’antica cattedrale Valvense, complesso religioso di grande interesse artistico-architettonico con l'’oratorio di S. Alessandro (a. 1075-1102) e la chiesa di S. Pelino (a. 1104-1124) dalle caratteristiche facciate in pietra squadrata arricchite da numerosi fregi ed iscrizioni romane, bellissime le absidi di S. Pelino che all’interno conserva un ricco ambone del 1180.
Successivamente si giunge a Sulmona, patria del poeta Ovidio e città d'’arte tra le più interessanti d'’Abruzzo, che conserva interessanti capolavori religiosi tra cui la cattedrale di S. Panfilo del XI sec., il complesso dell’'Annunziata con il palazzo del XV secolo, che ospita il museo di arte sacra e la chiesa con notevole facciata barocca, la chiesa di S. Francesco della Scarpa con l’'imponente portale del XV sec., la chiesa di S. Maria della Tomba del XIV sec. e la chiesa di S. Filippo sul fondo della piazza del mercato, suggestivo scenario della famosa processione del giorno di Pasqua.
Visitata la ricca Sulmona ci dirigiamo verso la Badia Morronese, grandioso complesso religioso che racchiude tre distinti cortili, nella quale nella metà del Duecento vi soggiornò l’anacoreta Pietro Angeleri da Isernia. Si sviluppa dal XIII al XVIII secolo ed è di notevole interesse artistico la cappella Caldora.
A breve distanza dalla Badia, posta a mezza costa della ripida parete rocciosa del Morrone e sopra l'’area archeologica del santuario di Ercole Curino, troviamo l'’eremo di S. Onofrio, l’'eremo di Pietro Angeleri che nel 1294 divenne papa, con il nome di Celestino V.
Dalla suggestiva religiosità dell’'eremo di Celestino V, ci si dirige verso Pescocostanzo attraverso il piano delle Cinquemiglia. All'’interno della cittadina rinascimentale troviamo la Colleggiata di S. Maria Assunta con gli splendidi portali: uno romanico, nel lato destro e l’'altro rinascimentale che si apre nell’'ampia facciata e da cui si accede all’'interno a cinque navate, con ricchi arredi sacri decorati con marmi policromi, coperto da un elegante soffitto a cassettoni del XVII sec.