Stefania Flati, 32 anni, un agente del Corpo Forestale, si è uccisa oggi sparandosi un colpo di pistola all´interno del suo ufficio nel Comando dell´Aquila dove prestava servizio.
La donna lascia il marito, anch´egli Agente forestale e sei figli.
Non si conoscono i motivi del gesto.
Profondo cordoglio per l´accaduto è stato espresso dal Vicequestore aggiunto Gualberto Mancini e con amarezza colleghi ed amici hanno manifestato solidarietà alla famiglia.
Ma il suicidio di Stefania Flati, ha affermato Marco Moroni, segretario generale del Sipaf, il sindacato autonomo della polizia forestale e ambientale, porta ancora una volta alla ribalta il problema del crescente numero di suicidi avvenuti negli ultimi anni fra gli appartenenti alle forze di polizia, e anche nel Corpo Forestale dello Stato, la percentuale raggiunge livelli allarmanti.
E´ necessario, ha aggiuto il sindacato, che il personale in stato di bisogno possa contare sul sostegno di psicologi.
Per questo il Sapaf ha chiesto l´Istituzione di un vero e proprio profilo psicologico tra i ruoli direttivi del Corpo Forestale, come già avviene per le altre forze di polizia.
Massimiliano Di Stefano