Corruzione in Regione: gli appalti europei decisi in trattoria

28 Gennaio 2012   10:31  

Un appellativo meritato quella di zarina. La gestione dei fondi comunitari, e le gare di appalto erano in mano a lei, la zarina Vanna Andreola, la dirigente ora arrestata per corruzione nell'ambito dell'inchiesta Caligola.

Lo ha confermato Mario Gay, uno dei componenti della commissione di gara che ha affidato un milione di euro all'Oics (Osservatorio interregionale sulla cooperazione allo sviluppo),per poi farlo arrivare alla società Ecosfera di Roma, ipotizzano gli inquirenti in cambio di assunzioni e consulenze a favore del marito dell'Andreola e di persone da lei segnalate.

La sua linea difensiva sembra essere chiara: faceva tutto Andreola.

Al centro delle indagini anche un pranzo in una trattoria a Roma a cui partecipano la dirigente Andreola, il componente id commissione Gay e Corrado Troiano, imprenditore pescarese della società Cyborg. In questo pranzo avviene la consegna di un documento utile a far vincere l'appalto ad Ecosfera. Si legge nell'ordinanza: ''durante il pranzo avviene la materiale consegna della fideiussione corretta (nell'interesse di Ecosfera) dalla Andreola a Gay che dovrà provvedere all'inserimento nel fascicolo del bando di gara in sostituzione di quella errata. Tale consegna, peraltro, viene riscontrata dalla polizia giudiziaria con mirato servizio di osservazione predisposto all'interno del ristorante. Nell'occasione Andreola dice testualmente a Gay "questa qui la devi inserire così com'è... l'originale''.

Durante il pranzo riferiscono gli inquirenti Andreola spegne i cellulari, e gli altri due la prendono in giro esclamando: ''Appuntato.. appuntato!''.

Non sapevano di avere oltre ai telefoni sotto controllo anche le cimici sotto il tavolo.


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