Corruzione. Con questa accusa, all'alba di oggi, sono scattate le manette per sette persone. Le più note sono la dirigente del Servizio Attività Internazionali della Regione Abruzzo, Vanna Andreola, e l'ex braccio destro di Ottaviano Del Turco, Lamberto Quarta, durante il governo di centrosinistra segretario generale della Presidenza della Regione.
La lunga e complessa attività d'indagine, supportata da numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, ha consentito di accertare l'esistenza di una associazione a delinquere finalizzata a condizionare l'affidamento di commesse pubbliche in cambio di assunzioni o contratti di consulenza.
L'inchiesta, coordinata dalla Procura dell'Aquila, ruota attorno alla gestione e all'affidamento di fondi comunitari, e alla società “Ecosfera”, aggiudicataria – secondo l'accusa in modo fraudolento - dell'affidamento in appalto del servizio di valutazione in itinere del programma di Cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico 2007 – 2013. Altre commesse, poi, come quella per la realizzazione di un software per il monitoraggio del Por-Fesr in favore della “Cyborg” Srl, sono finite al centro delle indagini.
Insieme a Quarta e alla Andreola, agli arresti sono finiti Duilio Gruttadauria, 61enne presidente del Cda della “Ecosfera” e sua moglie Anna Maria Teodoro in carcere; e il marito della Andreola Michele Galdi; Corrado Troiano, 47enne socio della ”Cyborg”; Mario Gay, 58enni romano vice presidente dell'Osservatorio Interregionale Cooperazione Sviluppo ai domiciliari.
Tutti rintracciati e scovati dagli uomini della Squadra mobile di Pescara diretti da Pierfrancesco Muriana. Dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione aggravata, falso in atti pubblici e occultamento di atto pubblico.
Stamani in tribunale all'Aquila i primi interrogatori. Per primo, davanti al pm, Lamberto Quarta, consulente della “Ecosfera”.
di Marco Signori
immagini e montaggio Marialaura Carducci