Corsa contro tempo per salvare stagione a Prati di Tivo

15 Novembre 2012   17:24  

 "Abbiamo solo un paio di giorni di tempo: se non riusciamo a trovare una soluzione non ci sara' solo il fallimento della stagione turistica, di numerosi operatori, della Gran Sasso Teramano ma sara' decretato il fallimento di un'azione politica e istituzionale che in maniera trasversale ha dato il via, dieci anni fa, ad un'operazione che avrebbe dovuto segnare il rilancio della montagna teramana".
Cosi' si e' espresso il presidente della provincia di Teramo, Valter Catarra, questa mattina, parlando a tutti i soggetti coinvolti e dopo una serie di riunioni a tavoli separati, per trovare, in extremis, una soluzione per la gestione degli impianti di risalita, cabinovia compresa, dei Prati di Tivo.
"Oggi - dichiara Catarra - registro una volonta' nuova, da parte di tutti, di trovare una soluzione e mi auguro che nelle prossime ore possano essere sciolti i numerosi nodi di questa vicenda.
Se non si riesce ad aprire per Natale, sarebbe a rischio la sopravvivenza dell'intero comprensorio turistico perche' sara' molto difficile, in futuro, trovare qualcuno che venga a investire sul Gran Sasso teramano".
Com'e' noto e' andata deserta la gara per l'affidamento della gestione degli impianti e la Sangritana, la societa' che in questi anni e' stata affidataria, alle attuali condizioni parrebbe non interessata a proseguire il rapporto con la Gran Sasso Teramano: c'e' quindi il concreto rischio che vada deserta anche la seconda gara fissata per martedi' prossimo.
La Gran Sasso Teramano, sulla base di pareri legali e amministrativi, vorrebbe tentare la carta dell'affidamento temporaneo degli impianti di Prati di Tivo (5 mesi per coprire almeno la stagione invernale).
Occorrono 100 mila euro; tante le spese stimate per sostenere la gestione degli impianti e al momento nessun operatore privato ha manifestato l'intenzione di assumere un tale rischio di impresa - stante le numerose problematiche insorte in questi anni, sia di tipo economico sia di tipo amministrativo, nel rapporto con gli enti locali - per di piu' legato anche a fattori non controllabili, come la presenza della neve.
Intanto, la Provincia ha rassicurato i dipendenti in cassa integrazione della Siget (la societa' che in questi anni ha curato la manutenzione degli impianti per conto della Sangritana) circa la copertura degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre, mentre resta aperto il fronte del finanziamento Fas e domani Mauro Bacchion (presidente della Gran Sasso Teramano) si rechera' in Regione per incontrare le strutture dirigenziali che si stanno occupando dei fondi per le aree sottoutilizzate e l'assessore regionale ai trasporti, Giandonato Morra.
Si tratta di capire quando potranno essere disponibili i finanziamenti Fas "vincolati" alla realizzazione della cabinovia, visto che al momento la Gran Sasso Teramano e' "strangolata" dal mutuo (garantito dalla Provincia) e dai relativi interessi.


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