Corso Vittorio, Comune, ricorreremo a Consiglio di Stato

17 Aprile 2014   10:36  

Il comune di Pescara annuncia che impugnera' "subito dinanzi al Consiglio di Stato la sentenza con cui oggi il Tribunale amministrativo regionale ha accolto i ricorsi della Confcommercio e di due operatori commerciali contro l'apertura e la messa in funzione della strada sul lato mare delle aree di risulta, con la relativa rotatoria all'incrocio tra via Teramo e via Ferrari".

Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e l'assessore alla Riqualificazione urbana Berardino Fiorilli dicono di "rispettare la sentenza, anche se non la condividiamo, specie se consideriamo la realtà dei fatti, ossia l'esistenza di una strada che è già entrata nel tessuto cittadino, che oggi viene ampiamente utilizzata, e che soprattutto ci ha consentito di abbattere in maniera drastica i livelli di inquinamento da polveri sottili in tutto il quadrilatero centrale".

Sulla questione interviene anche Marco Alessandrini (Pd), candidato sindaco, il quale sottolinea che il pronunciamento del Tar è la prova che le decisioni sul futuro della città non si impongono, ma si condividono. Non deve accadere più ciò che è successo con i lavori voluti dall'amministrazione Mascia su Corso Vittorio" che, per Alessandrini, stanno "producendo i loro effetti nefasti sull'intera mobilità ed economia del centro cittadino".

I consiglieri Antonio Blasioli e Giuliano Diodati (Pd) commentano invece che si e' arrivati "all'unico risultato possibile" e quanto accaduto e' la conseguenza della "arroganza di una istituzione chiusa a riccio e del pressapochismo dei tecnici.

"Il Tribunale amministrativo - proseguono - ha chiarito che la competenza a decidere sulla viabilità dell'area di risulta è del consiglio comunale, come da noi sostenuto in questi mesi. Adesso non ci resta che augurarci che l'amministrazione comunale rinunci a proporre appelli improbabili al Consiglio di Stato e riveda il progetto di corso Vittorio".


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