Riportiamo l'intervista al presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga rilasciata al Quotidiano Nazionale e riportata da repubblica.it.
Lasciamo appositamente tutte le considerazioni ai nostri lettori, perchè posiamo solo augurarci che queste esternazioni siano solo provocazioni di un uomo ormai anziano e che non ci sia un ritorno al passato.
Cossiga: "Per il consenso serve la paura". Il ragionamento
dell'ex presidente è affidato a una lettera aperta: "Un'efficace
politica dell'ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso
popolare, e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di
polizia, ma verso i manifestanti". Per Cossiga, che pensa alle tensioni
che hanno segnato le manifestazioni degli studenti di questi giorni, è
stato "un grave errore strategico" reagire con "cariche
d'alleggerimento, usando anche gli sfollagente e ferendo qualche
manifestante".
La "tattica cossighiana".
In pratica si tratta di disporre "che al minimo cenno di violenze di
questo tipo, le forze di polizia si ritirino". A questo punto, continua
Cossiga, "l'ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima
un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo
ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti:
basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave, ma senza
pericolo per la vita".
"La gente deve odiare i manifestanti".
Una situazione che farebbe crescere fra la gente "la paura dei
manifestanti e con la paura l'odio verso di essi e i loro mandanti o
chi da qualche loft, o da qualche redazione, ad esempio quella de L'Unità,
li sorregge". Tra i danneggiamenti invocati, Cossiga si augura che
possano accadere alla sede dell'arcivecovo di Milano o a qualche sede
della Caritas o di Pax Christi.
I tempi dell'intervento.
"Io aspetterei ancora un po' - continua Cossiga - e solo dopo che la
situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri
sociali, al canto di Bella ciao, devastassero strade, negozi,
infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta
ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche
uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze
dell'ordine contro i manifestanti".