Costa Concordia: dopo la paura arriva la conta dei danni. Come ottenere risarcimento

16 Gennaio 2012   13:25  

Altroconsumo aderisce al Comitato naufraghi e mette a disposizione sul proprio sito www.altroconsumo.it lettere tipo e informazioni ai consumatori di diverse nazionalità.

I passeggeri hanno diritto al risarcimento dei danni alla salute (morte o lesioni), dei danni ai bagagli e alle cose trasportate, degli altri danni patrimoniali (ad esempio, il costo della crociera, le spese a terra dopo il naufragio etc.), dei danni da vacanza rovinata, dei danni morali (qualora siano accertate responsabilità penali, quali disastro o lesioni colpose).

I limiti previsti dalla legge - il Codice del Turismo d.lgs.79/2011 e le Convenzioni internazionali applicabili - oltre che dallo stesso contratto di viaggio della Costa Crociere, sono:

-danni alla persona 500.000 euro;
-danni alle cose 20.000 euro;
-altri danni 50.000 euro.

I passeggeri devono provare l'entità del danno, in particolare alla persona e alle cose. Oltre a conservare il contratto di viaggio, bisogna raccogliere tutta la documentazione possibile relativa alle eventuali lesioni subite (certificati medici) e ai beni persi o danneggiati (scontrini fiscali, fotografie, testimonianze).

Il diritto al risarcimento dei danni alla persona si prescrive in 3 anni, per i danni a cose in un anno. È consigliabile comunque inviare il più presto possibile alla Costa una raccomandata AR con la richiesta di risarcimento dei danni, allegando tutta la documentazione disponibile e riservandosi la quantificazione definitiva.

Inviare copia della raccomandata AR anche ad Altroconsumo, che valuterà iniziative di tutela collettiva a favore dei passeggeri.


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