Costantini: e che fai? Adesso te ne torni in Parlamento?

Il quesito di Casticone

18 Dicembre 2008   13:16  

Carlo Costantini ha il dovere di restare in Consiglio regionale per dare il suo contributo alla costruzione di un'opposizione forte e credibile". Lo afferma Antonio Castricone, segretario provinciale del Partito Democratico di Pescara. "Si tratta - ricorda Castricone - di una necessità che Costantini conosceva bene al momento di candidarsi alla guida della coalizione. E sappiamo bene che specie in un momento di grande difficoltà, è necessario il contributo di tutti.

E gli elettori sapranno ricompensare chi resta coerente con le proprie scelte e il proprio impegno politico". "Quindi - continua - Costantini, prima di attaccare il PD, dovrebbe prendere questa decisione e dare un segnale forte agli abruzzesi, altrimenti - oltre a non avere il diritto - non avrebbe neppure la credibilità per accusare i partiti o gli esponenti della coalizione che lui ha guidato". "Oggi c'é bisogno di capire quali sono stati gli errori anche di questa campagna elettorale - conclude Castricone - e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità in proporzione al ruolo che ha avuto.

Lui ha voluto guidare una coalizione facendo il candidato solo del suo partito, e questo non ha convinto gli abruzzesi. Certo noi non ci sottraiamo alle nostre responsabilità: sappiamo che si è votato perché esponenti del nostro partito sono stati arrestati, ed è anche per questo che il PD ha ottenuto un risultato ampiamente al di sotto del suo potenziale. Non faremo l'errore di chiuderci in noi stessi così come avvenuto dopo il 14 luglio: lunedì si riunirà l'assemblea provinciale del partito e nei giorni immediatamente successivi avvieremo una serie di assemblee per dar voce alla base".

 


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