Costantini (idv): "Un suicidio la difesa di Chiodi sulla spending review"

28 Maggio 2012   18:50  

"Quando si e' chiesto a Chiodi, dopo quasi quattro anni, di lasciare la poltrona di Commissario, ha risposto che la situazione debitoria non lo consentiva ancora.
Ed ora che gli contestano (in questo caso il Governo) che la sua Regione, in quanto commissariata, deve fare sacrifici supplementari, risponde che si tratta di un agguato del Governo perche' i numeri dimostrerebbero che l'Abruzzo e' tra le Regioni virtuose.

Alla persona qualunque verrebbe da chiedersi: ma se siamo commissariati, come facciamo ad essere anche virtuosi? O, se siamo davvero virtuosi, perche' Chiodi e' ancora Commissario?

Queste due domande contengono anche la risposta, tanto sono incompatibili le situazioni tra loro.

Ma se anche volessimo provare a renderle esplicite, al massimo le risposte potrebbero diventare due.
La prima.
Perche' i conti non sono ancora in ordine e, dopo quattro anni di gestione commissariale di Chiodi, siamo di nuovo costretti a subire la scure del governo.
La seconda.
Perche', pur essendo i conti in ordine, non avendo Chiodi voluto privarsi della poltrona di Commissario, siamo di nuovo costretti a subire la scure del governo.
In entrambi i casi siamo costretti a subire la scure del governo.  Per responsabilita' esclusiva, aggiungo io, di chi governa da "monarca" la sanita' abruzzese da circa 4 anni.
Un fallimento su tutta la linea, con un unico rimedio possibile, per evitare che si consumino danni ulteriori all'Abruzzo: le sue dimissioni".

Carlo Costantini


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